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La cimice asiatica mette a rischio la Nutella: cosa succede

La cimice asiatica rappresenta un pericolo per la Nutella: il parassita sta decimando i raccolti di nocciole della Tuscia destinati anche alla Ferrero

La Nutella è in pericolo: c’è un insetto che sta mettendo a repentaglio uno dei prodotti italiani più apprezzati e imitati al mondo.

Nutella a rischio per colpa della cimice asiatica

Le grandi industrie dolciarie d’Italia hanno investito molto nella Tuscia, terra di nocciole, per poter garantire ingredienti rigorosamente Made in Italy nelle loro ricette. Due colossi su tutti: Loacker e Ferrero che nel 2018 ha avviato il “Progetto nocciola Italia” con l’obiettivo di aumentare la produzione di frutta secca nel nostro Paese da qui al 2025 e ridurre la quota di nocciole acquistate all’estero.

La Ferrero, eletta una delle migliori aziende al mondo del 2023, assorbe una fetta importante della produzione nazionale di nocciole: la multinazionale, infatti, ha bisogno di circa 230 mila quintali di nocciole ogni anno e quelle provenienti dalla Tuscia sono a forte rischio.

Le nocciole del viterbese devono fare i conti con un nemico che le minaccia seriamente: la cimice asiatica, un parassita difficile da debellare che sta decimando i raccolti della Tuscia. Questo insetto ha trovato terreno fertile in un momento storico particolare, caratterizzato da un clima sempre più incerto che rende instabile l’agricoltura.

I raccolti di nocciole erano già stati messi a dura prova dalle condizioni climatiche incerte, con lunghi periodi di piogge alternati a mesi di grandi siccità: a tutto ciò si è aggiunta la cimice asiatica che sta decimando le nocciole della Tuscia, creando non pochi problemi alla produzione della Nutella, uno dei marchi italiani più forti del 2023.

Stefano Speranza, professore dell’Università degli Studi della Tuscia, ha parlato così del boom di cimici asiatiche in Italia e in modo particolare nella zona del viterbese: “La cimice asiatica è esplosa come sempre accade per un parassita che si trova a riprodursi in un nuovo ambiente – le parole del docente riportate da Repubblica – i fattori climatici dei mesi scorsi hanno reso il problema ancora più grave”.

La vespa samurai è l’arma contro la cimice asiatica

I numeri relativi all’anno scorso sono sconfortanti: le condizioni climatiche avverse hanno intralciato la fruttificazione, facendo registrare un 70% in meno di raccolto delle nocciole. Il clima, inoltre ha favorito anche la proliferazione delle cimici asiatiche: questi parassiti stanno rovinando il 40% del prodotto.

Al momento sembra esserci un solo modo per contrastare la cimice asiatica: la vespa samurai che ha scatenato una sorta di “guerra” tra insetti in Italia. Secondo Confagricoltura la vespa samurai, acerrima nemica della cimice, è l’unica arma in grado di rallentare i danni causati ai raccolti di nocciole.

Per usare la vespa samurai, però, è necessario ottenere l’autorizzazione da parte del Ministero dell’Ambiente: serve una ricerca attenta e minuziosa per mettere in pratica il piano. L’imenottero, infatti, andrebbe lanciato esclusivamente in zone esenti dai trattamenti di insetticidi che potrebbero nuocere alla vespa stessa.

Il servizio fitosanitario regionale, da questo punto di vista, è stato chiaro: l’utilizzo della vespa samurai richiede l’autorizzazione del Ministero che può arrivare soltanto al termine di uno studio ad hoc che porterebbe a una sperimentazione di tre anni. Come detto le zone di rilascio della vespa samurai dovranno essere esenti da trattamenti di insetticidi, onde evitare di danneggiare l’insetto antagonista della cimice asiatica.