La Vigna di Leonardo a Milano chiude al pubblico: il suo destino
Casa degli Atellani è stata acquistata dal gruppo LVMH, e con essa la splendida Vigna di Leonardo, che presto chiuderà i battenti al pubblico
Nel cuore di Milano c’è un angolo segreto che è pura meraviglia: si tratta della Vigna di Leonardo, un piccolo appezzamento urbano di terra come non se ne trovano più in tutto il resto del mondo. Situato presso Casa degli Atellani, è stato da poco acquistato – proprio come quest’ultima – dal gruppo LVMH che ha deciso di chiudere le visite al pubblico. Quale sarà il destino dello splendido gioiello cinquecentesco e del suo spazio verde non è ancora chiaro, ma è di sicuro una gran perdita per i tanti visitatori che ogni anno affollavano questo angolo di quiete nel bel mezzo di una metropoli come Milano.
La Vigna di Leonardo chiude i battenti
Lo scorso dicembre 2022, l’imprenditore francese Bernard Arnault (uno degli uomini più ricchi del mondo alla guida del gruppo LVMH) ha acquistato la proprietà di Casa degli Atellani e, con essa, anche quella della Vigna di Leonardo Da Vinci. Il palazzo del ‘500, che ospita cinque appartamenti adibiti a casa vacanza, possiede infatti l’unica vigna al mondo nel cuore di una grande città come Milano, una rarità di grande fascino. Ora si apprende che, a partire dal 1° ottobre 2023, le visite a questo gioiello rinascimentale verranno chiuse al pubblico. Dapprima erano solo indiscrezioni, poi è comparso un avviso all’ingresso della casa museo, situata lungo corso Magenta.
Il poco tempo rimasto per poter ammirare un pezzo di storia come la Vigna di Leonardo non basterà certo ad accontentare tutti. E anche sul suo futuro c’è ancora un grosso punto interrogativo: non sono chiare le intenzioni del gruppo LVMH, anche se si vocifera che Casa degli Atellani verrà trasformata in hotel. È comunque possibile che la vigna torni ad aprire i battenti al pubblico, una volta finiti i lavori di conversione del palazzo cinquecentesco. Per il momento, tuttavia, si tratta soltanto di indiscrezioni.
La storia della Vigna di Leonardo
Perdere un capolavoro storico come Casa degli Atellani e la sua vigna sarebbe un vero peccato. La dimora, appartenuta a Ludovico il Moro, venne da quest’ultimo donata alla famiglia degli Atellani: fu Giacometto di Lucia dell’Atella ad unirla alla casa vicina, più piccola, per crearne un unico palazzo riccamente decorato, all’interno del quale vennero custoditi preziosi affreschi di Bernardino Luini (oggi si trovano nei musei del Castello Sforzesco). Nei terreni dietro Casa degli Atellani, trova spazio un angolo verde che accoglie uno splendido vigneto. Fu sempre il duca di Milano, qualche anno dopo aver donato la proprietà del palazzo, a farne regalo a Leonardo Da Vinci.
All’epoca, il grande pittore stava lavorando all’Ultima Cena, uno dei suoi capolavori più celebri in tutto il mondo. Si trovava a due passi da lì, presso il refettorio di Santa Maria delle Grazie. La vigna, che nel corso dei secoli ha vissuto vicende alterne, scomparve nel nulla: solo qualche anno fa, grazie ad un’importante opera di rivalorizzazione portata avanti in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, è stato possibile ricostruire la vigna sulla base dei suoi residui biologici.
Inaugurata in occasione dell’Expo 2015, vi si produce la malvasia di Candia aromatica – quella stessa malvasia che coltivava Leonardo. Visitare il vigneto è come fare un tuffo indietro nel tempo, in un angolo di mondo che non ha eguali. E forse sta per diventare un lusso per pochi, con la chiusura al pubblico e un destino ancora non meglio specificato.
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