Via Francisca del Lucomagno: dalla Svizzera a Pavia in bici
Itinerario in bici lungo la via Francisca del Lucomagno: dalla Svizzera a Pavia tra parchi naturali, luoghi d’arte e cultura e beni patrimoni Unesco
Una quattro giorni pedalando lungo la Via Francisca del Lucomagno (da Costanza arriva in Italia), partendo dalla Svizzera sino a Pavia. Questo itinerario diviso in 4 tappe inizia a Ponte Tersa, in Svizzera, e si conclude a Pavia, tra parchi naturali, luoghi d’arte e di cultura e beni patrimoni Unesco, come il Sacro Monte di Varese e il Monastero della Torba.
Prima Tappa: Ponte Tresa -Varese 40 km
La prima tappa “di confine” della Via Francisca parte dal lago di Lugano e si conclude alle pendici delle montagne del Varesotto. Si monta in sella nei pressi della dogana di Lavena Ponte Tresa. Da lì si costeggia il lago fino al centro del paese proseguendo sulla pista ciclopedonale che sale in mezzo ai boschi passando sotto due gallerie. Si continua lungo la statale 233 pedalando sino al parco dell’Argentera. Questo luogo merita una piccola sosta: vi troverete immersi in un paesaggio con ruscelli, maestosi alberi e mulini.
Si riprende la bici e si continua a pedalare verso Marchirolo e Cugliate Fabiasco, fino a Ghirla, dove fare un’altra eventuale piccola fermata per ammirare l’oasi naturale e il laghetto in questo borgo. A questo punto si prende la pista ciclabile che arriva alla Badia di San Gemolo in Valganna, borgo incantevole della provincia di Varese. La tappa sta per volgere al termine, mancano pochi chilometri: si prosegue fino a Rasa di Varese, per poi salire a Santa Maria del Monte, il Sacro Monte patrimonio Unesco (sotto nella foto). Dopo la visita al borgo e al santuario, si scende verso Varese, punto di arrivo della prima tappa.
Da non perdere nella prima tappa della via Francisca Svizzera-Italia:
- Parco dell’Argentera;
- I mulini di Ghirla;
- Borgo di Santa Maria del Monte;
- Santuario del Sacro Monte
Seconda tappa: Varese-Castellanza 31,7 km
La seconda tappa della Via Francisca in bicicletta parte dal centro di Varese e arriva a Castellanza. Un percorso semplice in cui non si fa poi così tanta fatica. Si attraversa il capoluogo lombardo fino a Capolago e si prosegue per Gazzada e Morazzone. Un itinerario in cui il paesaggio di contrasti cattura l’attenzione del viaggiatore: qui natura ed archeologia industriale caratterizzano l’intera zona. A metà tragitto, nei pressi di Castiglione Olona, si percorrono 18 km sulla pista ciclopedonale della Valle Olona che passa per il parco RTO, Rile Tenora Olona (sosta fotografica consigliata).
In una manciata di minuti si arriva al Monastero di Torba, patrimonio Unesco gestito dal FAI (Fondo Ambiente Italiano), che merita una sosta. Il monastero benedettino sorge alla base del parco archeologico di Castelseprio (nella foto sotto), anch’esso patrimonio Unesco, nato come avamposto militare nel tardo impero romano e diventato luogo di culto. Qui fermatevi a visitare l’imponente zona fortificata e il borgo cintato. A questo punto si risale in sella e si prosegue sulla stessa ciclabile che porterà in poco tempo nel centro di Castellanza.
Da non perdere nella seconda tappa della via Francisca Svizzera-Italia:
- L’ archeologia industriale che caratterizza la prima parte del tragitto;
- Una sosta fotografica al Parco RTO, Rile Tenore Olona;
- Monastero di Torba;
- Fortificazione di Castelseprio
Terza tappa: Olgiate Olona- Abbiategrasso 38,5 km
La terza tappa della Via Francisca dalla Svizzera a Pavia in bici è quella che dalla provincia di Varese sconfina in quella di Milano, passando nel Parco dell’Alto Milanese, per poi costeggiare il Naviglio. Si parte da Olgiate Olona e si entra, dopo una breve pedalata, nel Parco dell’Alto Milanese, un’ area verde a circa 3 km dal capoluogo lombardo, che è stato interamente riqualificato, e che oggi comprende 8,5 km di piste ciclabili. Da qui si arriva a Buscate, e poi a Castelletto di Cuggiono, che fa parte del territorio del Parco del Ticino in Lombardia. E’ il momento giusto per prevedere una pausa pranzo (assolutamente tipico) in una delle osterie del posto, e fermarsi un’oretta per una visita a Villa Clerici e scattare la foto di rito sul Ponte sul Naviglio Grande.
Si riprende a pedalare, e superato Castelletto di Cuggiono, si inizia a costeggiare il Naviglio. Qui le tappe da segnare, con relativa breve sosta, sono due: Bernate Ticino, dove è possibile ammirare la Canonica di San Giorgio, e Boffalora Sopra Ticino (sotto nella foto), un borgo davvero incantevole in cui, si racconta, pare sia passato anche Scipione L’Africano, nella sua lotta contro Annibale. Dopo una breve passeggiata, si prosegue in direzione del comune di Magenta, e successivamente a Cassinetta di Lugagnano. Un’altra piccola sosta la merita questo borgo attraversato dal Naviglio, e tra i più antichi di tutta la Lombardia, dove ammirare il Ponte di granito, le Ville di delizia e il il Mulino della Pazza Biraga. Ancora pochi chilometri e si raggiungerà la conclusione della terza tappa: Abbiategrasso.
Da non perdere nella terza tappa della via Francisca Svizzera-Italia:
- Villa Clerici e Ponte sul Naviglio a Castelletto di Cuggiono
- Boffalora Sopra Ticino
- Visita al borgo di Cassinetta di Lugagnano
Quarta tappa: Abbiategrasso-Pavia 34 km
Nell’ultima tappa della Via Francisca in bicicletta si lascia il Naviglio Grande e, in sette chilometri pianeggianti, tra il verde delle campagne, si arriva a Morimondo: un piccolo borgo con un migliaio di abitanti, dove il tempo sembra essersi fermato (sotto nella foto). Il paese è stato fondato dai monaci nel 1134 ed un vero gioiellino. Pianificate una sosta di un paio di ore proprio qui, per scoprire le vie del borgo, l’antica abbazia, e fare una pausa in una delle trattorie o ristorantini tipici della zona in cui gustare il meglio della cucina milanese e pavese.
Dopo la sosta, si pedala per altri 5 km e si raggiunge un altro minuscolo villaggio racchiuso da cinta murarie, quello di Fallavecchia. Breve stop per scattare qualche foto ricordo, e si prosegue verso Motta Visconti e Bereguardo, sull’iconico Ponte di Barche, il ponte appoggiato sulle chiatte nel Ticino. Da qui si entra nel comune di Torre d’Isola, per poi arrivare, nel giro di una decina di minuti, nel centro storico di Pavia.
Il capoluogo longobardo è la meta finale della quarta tappa e dell’intera Via Francisca del Lucomagno. Crocevia di pellegrini, Pavia è un vero e proprio luogo di culto a cielo aperto, e snodo di grande importanza per diversi cammini. Basti pensare che, oltre ad essere tappa finale della Via Francisca, è il punto di inizio del Cammino degli Abati, tappa importante della Via Francigena che da qui possiamo percorrere fino a Roma, e conclusione del Cammino di Sant’Agostino, le cui spoglie sono custodite all’interno della Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro (sotto nella foto). I punti d’interesse a Pavia sono molti: dal Ponte Vecchio, simbolo della città, alle basiliche, da San Michele al Duomo.
Da non perdere nella quarta tappa della via Francisca Svizzera-Italia:
- Il borgo di Morimondo;
- Una sosta al borgo di Fallavecchia;
- La tomba di Sant’Agostino nella Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, a Pavia.
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