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"Terremoto di magnitudo 9" in Italia, ma è un errore dell'Ingv

Sui social l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha segnalato erroneamente un terremoto di magnitudo 9 in Italia: ecco cosa è successo

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Un sismografo

Sbagliare è umano e può succedere a chiunque, anche all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’ente che monitora e aggiorna la popolazione italiana sui terremoti che avvengono sia nel nostro Paese che nel resto del mondo. Un paio di comunicazioni errate, pubblicate su X, hanno creato un po’ di scompiglio tra gli utenti del noto social network, salvo poi essere puntualmente corretti.

Terremoto di magnitudo 9 ai Campi Flegrei: il post errato dell’Ingv

Nel tardo pomeriggio di lunedì 17 febbraio 2025, sul profilo ufficiale X dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è apparso un post che indicava un “terremoto di magnitudo 9 ai Campi Flegrei” alle ore 18.46.

Un sisma di tale portata avrebbe avuto conseguenze gravi non solo per tutta l’area campana, ma con ogni probabilità anche per le altre regioni del Sud Italia. Per fortuna, però, si è trattato di un semplice errore di trascrizione: la scossa non era affatto di magnitudo 9, bensì di magnitudo 0.9, come corretto poi tempestivamente da parte dell’Ingv.

Il post su X, tra i social network più usati dagli italiani, è rimasto poco tempo, ma quel tanto che basta per scatenare una pioggia di commenti: alcuni ironici, altri arrivati da utenti della zona che hanno voluto tranquillizzare tutta la popolazione. Un utente, per esempio, ha scritto: “Tranquilli, nessun 9, sono a Napoli”.

Come detto, una volta scoperto l’errore, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha provveduto a cancellare il post e ad aggiornare il proprio sito ufficiale con la giusta comunicazione. Va specificato che la zona dei Campi Flegrei è comunque interessata da uno sciame sismico che in questi giorni sta creando disagi a buona parte della popolazione. A Pozzuoli le scuole sono rimaste chiuse e il sindaco ha spiegato di aver preso questa decisione “a titolo meramente precauzionale, per consentire l’effettuazione di appositi sopralluoghi da parte dei tecnici comunali”.

Scossa a Latina, l’errore

Nella giornata di lunedì 17 febbraio si è verificato un altro errore: l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia aveva segnalato una magnitudo di 5.1 nell’area di Latina e nella zona del basso Lazio al confine con la Campania. Anche in questo caso nessun terremoto di quella portata, è stata una comunicazione partita per errore. Nell’area in questione non c’è stato alcun terremoto e il post è stato successivamente cancellato.

Errori del genere possono accadere ma sono rarissimi. Come si legge sul ‘Corriere della Sera’, l’Ingv ha chiarito che “il post che ha segnalato un evento di magnitudo ML compresa tra 4.6 e 5.1 al largo delle coste al confine tra il Lazio e la Campania è risultato essere un errore del sistema automatico di localizzazione, che ha associato le informazioni provenienti dalle stazioni sismiche dei Campi Flegrei con segnali non dovuti a terremoti provenienti da altre stazioni”.

Dagli uffici dell’ente hanno poi specificato: “Esiste sempre la probabilità, seppur molto bassa, di un falso allarme, vale a dire l’annuncio di un terremoto che non è realmente avvenuto. Durante la lunga fase di sperimentazione del sistema effettuata dai sismologi del Dipartimento Terremoti si è avuto, tuttavia, un unico caso su oltre 1.500 eventi sismici determinati”.