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Alle Terme di Caracalla torna a scorrere l'acqua dopo 1500 anni

I visitatori potranno ammirare un vero spettacolo, che ci riporta indietro di ben 1500 anni: alle Terme di Caracalla torna a scorrere l'acqua

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Giulia Sbaffi

Giulia Sbaffi

Web content writer

Web content writer appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Curiosa per natura, le piace tenersi informata su ciò che accade intorno a lei.

Il grande complesso termale di Caracalla, uno dei siti archeologici più preziosi di Roma, torna a rivivere i suoi antichi fasti: presto, infatti, l’acqua scorrerà di nuovo tra le sue rovine. O meglio, all’interno di una nuova installazione monumentale che andrà a dare un aspetto decisamente più contemporaneo a dei resti di immenso valore storico. Scopriamo di che cosa si tratta.

La nuova vasca alle Terme di Caracalla

Un tempo, le Terme di Caracalla costituivano il complesso più grande mai realizzato – almeno fin quando non vennero costruite le Terme di Diocleziano, circa 500 anni dopo. Tra gli altri ambienti, spiccavano soprattutto l’antica natatio, ovvero la grande piscina all’aperto, e i laconica, ampie stanze riscaldate da getti di vapore, come moderne saune.

Non sarà certo qui a tornare l’acqua, bensì in una nuova vasca installata all’interno del parco archeologico. Posizionata tra i resti delle Terme, e più precisamente nell’area dei giardini, è di grandi dimensioni (misura ben 42×32 metri) e ricorda proprio la natatio nelle sue linee pulite. Sebbene sia profonda appena 10 cm, regalerà ai visitatori uno spettacolare gioco d’acqua.

Sul fondale sono infatti posizionate 20 bocchette e decine di riflettori colorati: una volta programmati, si attiveranno degli alti zampilli d’acqua accompagnati da bellissimi giochi di luce. Ma non è finita qui: al centro della vasca è stato sistemato un palco, circondato su tre lati da luci LED calde e sul restante da un impianto di vaporizzazione dell’acqua. Una volta inaugurato, ospiterà tanti spettacoli in quella che è una delle cornici più suggestive di Roma.

E a proposito di inaugurazione: lo spettacolo d’apertura si terrà sabato 13 aprile, con due coreografie di “Rhapsody in blue”, curate da Ater Balletto. La partitura di George Gershwin, che festeggia il suo centenario, verrà portata in scena sia alle ore 16:00 che alle ore 17:30: saranno due rappresentazioni gratuite, dal momento che i visitatori dovranno pagare solamente il biglietto d’ingresso alle Terme.

Terme di Caracalla, l’ambizioso progetto

L’idea di installare una vasca all’interno delle Terme di Caracalla fa parte di un ambizioso progetto promosso dalla Soprintendenza Speciale di Roma, finanziato con 8 milioni di euro (parte dei quali provengono dal Pnrr). Si chiama “Rivoluzione Caracalla” ed è volto a riprogettare il sito archeologico “in chiave contemporanea”, afferma la Soprintendenza.

Di che cosa si tratta, precisamente? Il piano dovrebbe durare 5 anni e si divide in altrettante fasi. La prima è proprio il ritorno dell’acqua, che in parte ha già avuto inizio: presso le Terme di Caracalla verranno installate delle fontane per creare splendidi giochi acquatici. Il secondo passo consiste nella connessione con la città, affrontando il ripristino dell’antico ingresso del sito.

La terza fase prevede la realizzazione degli spazi verdi delle Terme: in particolare, verranno ridefinite le aree del giardino e verrà creato un orto botanico completamente sostenibile. Al centro della quarta fase c’è il visitatore, grazie alla realizzazione di numerosi servizi per il pubblico, come le aree di orientamento, l’accesso ai parchi tematici, la biblioteca e un nuovo punto ristoro.

L’ultimo passaggio è quello archeologicamente più importante: l’obiettivo è infatti quello di restaurare tutte le strutture murarie delle Terme, attraverso una lunga opera di manutenzione. Alcuni interventi serviranno anche ad ampliare il percorso di visita, portando il pubblico verso aree finora sconosciute.