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Studentessa USA: "Mesi da incubo in Italia". Risponde Amanda Knox

Amanda Knox ha risposto su Twitter a un articolo di una studentessa e giornalista americana, che si era lamentata del soggiorno studio in Italia

Stanno facendo discutere le ultime dichiarazioni sull’Italia di Amanda Knox, la ragazza americana prima condannata e poi assolta nel caso dell’omicidio di Meredith Kercher, uccisa a Perugia la sera del 1° novembre del 2007. Amanda Knox ha risposto a una studentessa e giornalista americana, che in un articolo si era lamentata per il suo soggiorno studio in Italia.

Cosa aveva scritto Stacia Datskovska sul suo soggiorno a Firenze

Sul magazine ‘Insider’, la studentessa e giornalista americana Stacia Datskovska ha pubblicato un articolo dal titolo “Sono una studentessa della New York University che ha studiato a Firenze e ho odiato ogni aspetto del mio semestre all’estero“.

Nell’articolo, ha raccontato: “In autunno, ho studiato all’estero per un semestre a Firenze, in Italia, come studentessa della New York University. Odiavo che i miei compagni di classe viaggiassero ogni fine settimana, mentre io restavo a Firenze da sola. Pensavo anche che la gente del posto che incontravo fosse maleducata e ostile nei miei confronti e mi mancava la vita a New York”.

Alla fine del suo articolo in cui ha ricordato il suo odiato soggiorno-studio a Firenze, la studentessa e giornalista Stacia Datskovska ha tenuto a precisare: “Con questo non voglio dissuadere gli studenti ad andare a Firenze. I miei sentimenti non sono l’esperienza di tutti gli studenti universitari, ma non posso essere l’unica a pensare che studiare all’estero sia un incubo”.

La risposta di Amanda Knox sul soggiorno in Italia

Amanda Knox ha commentato l’articolo pubblicato dalla studentessa e giornalista Stacia Datskovska su ‘Insider’, scrivendo su ‘Twitter’: “Ragazza, di cosa stai parlando? Studiare all’estero è fantastico“.

Il riferimento è al suo soggiorno studio a Perugia, durante il quale è avvenuto l’omicidio della sua amica Meredith Kercher. Nel novembre del 2021, Amanda Knox ha parlato di quell’esperienza in un’intervista a ‘Le Iene’, affermando: “In 4 anni di carcere ho visto i media italiani dipingermi come la più brutta persona, non mi conoscevano, non mi parlavano. Hanno inventato la persona più brutale del mondo. L’immagine di me era di una bugiarda, razzista, ossessionata dal sesso, che voleva male alla gente. Tutto ciò che di più brutto si può dire di una donna l’hanno riferito a me”.

Sull’unico condannato per la morte di Meredith Kercher, Rudy Guede, Amanda Knox ha detto: “Non lo conosco, posso solo pensare su ciò che so. So che ha ucciso Meredith e so che lui non ammette di averlo fatto e che punta il dito contro di me e Raffaele (Sollecito, ndr). Cambia sempre versione per allontanarsi, soprattutto dopo essere stato arrestato. Penso che lui non si sia reso veramente conto delle conseguenze delle sue azioni. Era un uomo armato contro una donna senza arma, non deve essere per forza più complicato di così”. E poi: “Credo ci siano tutte le prove e tutti gli elementi per capire cosa sia successo quella notte e tutte portano a Rudy Guede. Non ci sono prove che ci collegano a quell’omicidio”.

Amanda Knox ha parlato anche del suo rapporto con l’Italia: “L’Italia è importante per me. Non porto rancore nei confronti dell’Italia e so che gli italiani che continuano a odiarmi, odiano un’idea di me che non esiste. E non è colpa loro. Sono stati messi davanti a una storia falsata, sono stati ingannati, quindi non è colpa loro”