Le case maledette in Italia (e gli affari immobiliari)
Le case maledette in Italia: gli affari immobiliari che riguardano ville e abitazioni del nostro Paese dove sono stati consumati efferati delitti

In Italia esistono diverse case “maledette”: abitazioni, ville o appartamenti dove si sono consumati dei delitti atroci che hanno riempito per anni le pagine di cronaca nera e in alcuni casi possono trasformarsi in affari immobiliari.
Quali sono le case maledette in Italia
La villetta del delitto di Cogne è stata mostrata in ogni suo angolo anche grazie ai numerosi plastici apparsi in televisione: l’abitazione è stata messa in vendita all’asta quattro anni fa, con un’offerta minima di circa 626.000 euro ma non è ancora stata acquistata.
Il delitto di Cogne avvenne il 30 gennaio del 2002 in una villetta di Montroz, frazione di Cogne in Valle d’Aosta: venne ucciso il figlio di Annamaria Franzoni di appena tre anni.
Sorte diversa per la villa del Circeo dove tra il 29 e il 30 settembre del 1975 avvenne un caso di rapimento, stupro e omicidio. Le vittime furono due giovani amiche: Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, attirate con l’inganno da tre giovani della Roma bene nella villa del Circeo con il pretesto di una festa.
Rosaria Lopez morì, mentre Donatella Colasanti riuscì a sopravvivere. La villa dove avvenne il massacro del Circeo è rimasta disabitata per 30 anni: dopo il dissequestro è tornata sul mercato immobiliare nel 2004 ma inizialmente non è stata venduta. In seguito qualcuno ha comprato la villa ma nessuno conosce l’identità dei nuovi proprietari e nemmeno la cifra pagata per l’acquisto.
Restando nel Lazio, un altro caso di cronaca nera è il delitto di via Poma, dove nel pomeriggio di martedì 7 agosto 1990 venne uccisa Simonetta Cesaroni: l’abitazione che ospitava gli uffici dell’Associazione Italiana degli Alberghi della Gioventù è stata venduta e completamente ristrutturata, diventando un bed and breakfast.
Altra casa maledetta alla cascina Ermengarda di Leno, in provincia di Brescia, dove il 28 settembre del 2002 si è consumato il delitto di Desirée Piovanelli, figlia di una modesta coppia di Brescia: nessuno ha voluto occupare l’appartamento in cui andò in scena l’uccisione della ragazza.
Lo stesso destino potrebbe esserci per la villetta in via della Pergola a Perugia che nel 2007 ha fatto da sfondo all’omicidio della studentessa britannica Meredith Kercher, un caso che ispirerà una serie tv su Amanda Knox, coinquilina della vittima e tra le persone accusate del reato.
L’abitazione del Capoluogo umbro nel dicembre del 2024 è stata messa in vendita con un cartello apposto sul cancello d’ingresso: potrebbe diventare un bed and breakfast molto particolare, fungendo da struttura ricettiva a allo stesso tempo come una sorta di museo per gli appassionati del crimine.
Il caso della villa di Gianni Versace a Miami
Non si trova in Italia ma fa caso a parte la villa di Gianni Versace, “La Magione”, conosciuta anche come Casa Casuarina, dove lo stilista italiano venne ucciso a colpi di pistola per motivi che restano ancora sconosciuti.
La casa dove nel 1997 è stato ucciso Versace è diventata un albergo di lusso e i clienti pagano più di mille dollari per una suite. Come riferito da ‘Repubblica’, i proprietari hanno spiegato che la gente è attratta per lo più dall’opulenza del posto (una villa sfarzosissima) e non perché è il luogo del delitto dello stilista.
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