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Le strade d'Italia dove la benzina costa di più

Il caro benzina non accenna a diminuire in Italia: il Codacons ha rivelato quali sono le autostrade italiane dove costa di più fare rifornimento

Pompa di benzina

Proseguono i rincari dei prezzi della benzina in Italia, soprattutto sui tratti autostradali: il caso più eclatante è quello di un rifornitore sull’A8 Milano-Varese dove la benzina in modalità self-service è arrivata alla cifra record di 2,722 euro al litro.

La situazione inizia a diventare insostenibile: a tal proposito il Codacons ha segnalato che i prezzi sulle autostrade italiano sono superiori del 30-35% rispetto alle medie nazionali e regionali. L’associazione, in una nota, scrive che “non si capisce come si possano praticare tariffe tanto distanti dai già altissimi listini di questi giorni, specie in modalità self-service”.

Per la stazione di rifornimento sull’autostrada A8 Milano-Varese dove la benzina è arrivata a toccare il prezzo record di 2,722 euro al litro, il Codacons sostiene l’assegnazione del Premio Attila come “nemico dei consumatori”. Nello stesso impianto, tra l’altro, anche il prezzo del gasolio praticato al pubblico è arrivato a una cifra elevata: 2,612 euro al litro.

Benzina in autostrada: i tratti dove costa di più

L’associazione che si batte per i diritti dei consumatori in Italia, prendendo spunto da quanto successo a Varese, ha poi rivelato quali sono le tratte autostradali del nostro Paese con i prezzi più alti per la benzina.

In Piemonte, per esempio, il prezzo più alto in modalità servito è stato di 2,648 euro al litro sull’autostrada A21 Torino-Piacenza: la rilevazione è del 14 agosto del 2023. Sulla A31 Torino-Bardonecchia, invece, si è arrivati a 2,439 euro al litro.

Prezzi da record anche in una stazione di servizio dell’autostrada A1 Milano-Napoli: 2,499 euro al litro per la benzina in modalità servito. In Trentino Alto Adige, sull’A22 Brennero-Modena in direzione Bolzano, la benzina è arrivata a toccare quota 2,479 euro al litro. Prezzo leggermente più basso, ma sempre elevato, in un benzinaio del Friuli Venezia Giulia sull’autostrada A4 Venezia-Trieste: 2,244 euro al litro.

Prezzi benzina: le perplessità del Codacons

Al fine di rendere il consumatore più consapevole nella scelta della stazione di servizio in cui rifornirsi, a partire dall’agosto del 2023 in Italia sono stati introdotti i cartelli che indicano i prezzi medi della benzina a livello regionale e nazionale.

In base alle norme del Decreto Trasparenza del 31 marzo, è stata introdotta una nuova cartellonistica sui prezzi dei carburanti: nei benzinai della rete stradale vengono comunicati i prezzi medi della benzina a livello regionale, mentre su quelli autostradali vengono segnalati i prezzi medi nazionali. I prezzi medi vengono elaborati ogni giorno dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy: il calcolo si basa sui prezzi praticati dagli esercenti.

In merito all’introduzione dei cartelloni con i prezzi medi regionali e nazionali, alla luce di quanto successo nelle settimane successive, il Codacons ha manifestato tutte le sue perplessità: “Il cartello del prezzo medio non basta, evidentemente, a interrompere una spirale che penalizza i cittadini italiani e che è da contrastare con ben altri strumenti – si legge su Adnkronos – casi del genere dimostrano inoltre l’assenza di misure specifiche da parte dell’esecutivo sul fronte delle autostrade, dove i prezzi raggiungono, spesso senza una reale motivazione, livelli astronomici con danni enormi per chi si trova a percorrere quelle tratte”.