Perché su una spiaggia del Salento sono spuntati decine di cuori
Sulla spiaggia di Torre Vado, nel Salento, sono comparsi decine di cuori disegnati sulla sabbia, un gesto d’amore che ha commosso l’intera comunità

È bastata un’alba per trasformare una piccola spiaggia del Salento in un luogo sospeso tra poesia e mistero: decine di cuori disegnati sulla sabbia sono comparsi nella notte tra il 29 e il 30 ottobre sul litorale di Torre Vado, marina di Morciano di Leuca. Nessun messaggio, nessuna firma, solo un tappeto di simboli d’amore che il vento e le onde hanno accarezzato fino al mattino. Chi li ha tracciati? E perché?
Dove sono comparsi i cuori sulla spiaggia del Salento
La spiaggia del porticciolo di Torre Vado, di solito tranquilla e silenziosa anche nei mesi più frequentati, si è improvvisamente riempita di decine di cuoricini perfettamente tracciati: piccoli, grandi, alcuni collegati tra loro. L’effetto, catturato dall’alto dal fotografo Antonio Pellico, è stato immediatamente virale. Le immagini, rilanciate sui social, hanno regalato a molti un momento di meraviglia e commozione.
Torre Vado, marina del Comune di Morciano di Leuca, si affaccia sul Mar Ionio a pochi chilometri da Santa Maria di Leuca. È una località nota per il suo mare limpido e per l’atmosfera tradizionale, dove le case basse si alternano alle barche dei pescatori e al profumo di salsedine. Il suo nome deriva dall’antica torre saracena del Cinquecento, costruita come punto di vedetta contro le incursioni dei pirati: un simbolo di resistenza che oggi, in questa storia, sembra parlare di un altro tipo di forza, quella dell’amore e della speranza.
Chi ha visitato la spiaggia quella mattina ha raccontato di essere rimasto in silenzio, quasi a non voler spezzare la magia: le impronte sulla sabbia, precise e ordinate, coprivano tutto il piccolo arenile del porto. Un gesto semplice, effimero, ma capace di unire in un attimo l’intera comunità, che ha cercato di capire chi fosse l’autore di quell’insolita sand art.
A chi sono dedicati i cuori disegnati sulla sabbia
Dietro quella che molti avevano scambiato per un’installazione artistica si è poi scoperta una storia di profondo affetto familiare. A realizzare i cuori è stato un uomo del posto, un padre che lavora come guardiano del porto; ha raccontato di averli disegnati per la figlia undicenne, affetta da una rara patologia autoimmune agli occhi. La bambina, reduce da un’operazione dolorosa al “San Raffaele” di Milano, era appena tornata a casa dopo giorni di ricovero.
Nella notte tra martedì e mercoledì, armato di torcia e pazienza, questo papà ha liberato la spiaggia dalle alghe e dai sassi, e poi ha iniziato a tracciare centinaia di cuori fino all’alba. Un lavoro silenzioso e meticoloso, durato ore, realizzato mentre la figlia dormiva; quando la mattina si è affacciata al balcone, ha visto la spiaggia trasformata in un tappeto di amore.
Un messaggio che ha superato la dimensione privata e si è esteso a chiunque abbia visto le immagini: un invito a ricordare che la gentilezza, anche quando nasce nel dolore, può trasformarsi in bellezza.
Oggi, gran parte di quei cuori è già scomparsa, cancellata dalla marea, ma la loro eco continua a diffondersi. In un’epoca in cui le notizie corrono rapide e spesso amare, il Salento ha regalato al mondo una piccola storia luminosa: quella di un padre, di una bambina e di un’alba che nessuno dimenticherà.
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