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Italia senza Capitale della Cultura? Cosa succede ad Agrigento

Sicilia, allarme siccità: il settore turistico è preoccupato e la città di Agrigento minaccia di rinunciare al titolo di Capitale della Cultura

Pubblicato:

Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Allarme siccità ad Agrigento

La Sicilia è da sempre una delle destinazioni preferite in Italia durante le vacanze estive. Il suo ricco patrimonio storico e archeologico, le sue bellissime spiagge e l’accoglienza della popolazione rendono l’isola una meta davvero molto gettonata. Questo territorio, però, sta affrontando un serio problema: quello della siccità.

Il problema siccità in Sicilia

La siccità è un problema che in Sicilia rischia di mettere in serio pericolo l’intero comparto turistico, oltre che moltissime famiglie e privati cittadini. La scarsa presenza di acqua, infatti, fa salire le preoccupazioni tra gli albergatori, i ristoratori e i lavoratori del settore. A soffrire di più non sono tanti i grandi hotel di famose catene ma i piccoli B&B, le case vacanza, i ristorantini e i bar di quartiere. Chi può, infatti, si rifornisce tramite le autobotti e le cisterne private, ma queste sono soluzioni costose che non tutti si possono permettere.

La Sicilia già a febbraio 2024 aveva lanciato l’allarme per la coltivazione e la raccolta di agrumi a rischio sempre a causa della siccità. Ora la situazione sembra essersi estesa dato che da diversi mesi non piove e le temperature sono state sopra la media durante tutto l’inverno. Molte strutture ricettive, infatti, stanno riaprendo dopo lo stop invernale e il problema della carenza di acqua purtroppo spaventa molte imprese del settore.

Per ora l’area più colpita sembra quella centro-occidentale, in particolare le zone di Agrigento, Trapani e Palermo. A Trapani, purtroppo, la scarsità di rifornimenti è dovuta anche ad una rottura della condotta principale.  Ad Agrigento, invece, la situazione è seria e il sindaco ha fortemente richiesto aiuti. La Città dei Templi, infatti, è stata nominata Capitale della Cultura 2025 ma in questa situazione si teme di non poter ricevere flussi turistici. Le parole provocatorie del sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, sono state riportate da ‘La Repubblica’: “Senza aiuti per la crisi idrica siamo pronti a rinunciare al titolo di Capitale della Cultura”.

Su questa problematica situazione si è espresso anche Francesco Picarella, proprietario dell’Hotel del Viale, ad Agrigento, sempre su ‘La Repubblica’ si legge: “In città ci sono sono zone che normalmente ricevono l’acqua 2-3 volte la settimana. Temo che i più penalizzati saranno gli esercenti e gli imprenditori del centro storico, che hanno meno spazi di manovra per installare cisterne.”

Le dichiarazioni dei sindaci e dei professionisti di settore

In merito al problema siccità che riguarda l’isola si sono esposti non solo numerosi sindaci, ma anche il Governatore della Sicilia Renato Schifani e molti lavoratori del settore. Il Governatore Schifani vuole evitare allarmismi e ha rassicurato i turisti per la stagione estiva in arrivo. La Sicilia, infatti, da diversi anni è una destinazione molto gettonata da molte star americane e da diverse coppie, italiane o meno, che vogliono sposarsi nelle sue bellissime location.

I lavoratori del settore hanno manifestato le loro preoccupazioni sul tema. Sempre sul quotidiano ‘La Repubblica’ si leggono le parole di Antonio Marino, albergatore e presidente di Federalberghi Trapani: “Vogliamo evitare tutti gli allarmismi e non abbiamo ricevuto disdette ma tra i colleghi ci si organizza con le autobotti private, almeno finché si trovano: con una puoi tirare avanti per tre o quattro giorni.”

Nicola Farruggio, di Federalberghi Palermo, invece sempre su ‘La Repubblica’ dichiara: “L’emergenza idrica non può essere un boomerang per il turismo siciliano. La Sicilia, in questo momento, è una delle mete più gettonate e questo momento va capitalizzato, tutelato, non possiamo essere sempre in emergenza.”

Bisogna anche ricordare che la Sicilia non è l’unica regione che deve affrontare questo problema legato alla siccità. L’Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche, infatti, ha riscontrato questo problema in molte zone del paese, con tante località costrette a fare i conti con la carenza d’acqua. Le zone più colpite dalla siccità in Italia si trovano al sud dove, oltre alla Sicilia, si incontrano problemi anche in Sardegna e Puglia.