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Agrigento Capitale della Cultura, ma è bufera: cosa è successo

Polemiche per due errori grammaticali su un cartellone stradale di Agrigento, città che nel 2025 ricopre il ruolo di Capitale Italiana della Cultura

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Valle dei Templi

Non è iniziato nel migliore dei modi il 2025 di Agrigento, anno in cui la città della Sicilia ricopre il ruolo di Capitale Italiana della Cultura: un paio di errori grammaticali apparsi su un cartello stradale hanno scatenato diverse polemiche.

Agrigento Capitale della Cultura 2025: gli errori sul cartello stradale

Il cartello stradale della discordia è quello installato per segnalare “I luoghi di Luigi Pirandello” e contiene due errori: il primo riguarda l’errata scritta della Valle dei Templi, riportata con “Valle di Templi”, mentre il secondo è quello che ha trasformato la contrada Caos in “contrata Caos”.

Come riferito dal ‘Corriere della Sera’, i promotori si sono precipitati subito a correggere le due sviste grammaticali e hanno informato che dopo la rimozione, il cartello sarà sostituito. Il “danno” però è fatto perché ai tempi dei social, di fronte a episodi del genere è impossibile evitare le polemiche.

“Agrigento, capitale della Cultura 2025. Cominciamo bene…Ma sono sicuro che non è finita qua” ha scritto un utente su X, postando la foto che mostra i due errori sull’ormai famigerato (ma rimosso) cartellone stradale. Le due sviste sono arrivate a qualche mese di distanza dalle notizie riguardanti la possibile rinuncia al titolo di Capitale Italiana della Cultura da parte di Agrigento.

Nel corso del 2024, infatti, il territorio di Agrigento, così come gran parte della Sicilia, ha dovuto fare i conti con i problemi legati alla siccità che hanno influito su tutto il comparto turistico, oltre ovviamente a compromettere le regolari attività dei privati cittadini. Durante il mese di aprile, il sindaco di Agrigento Franco Micciché dichiarò a ‘La Repubblica’ che “senza aiuti per la crisi idrica” era pronto a “rinunciare al titolo di Capitale Italiana della Cultura”.

Il concerto de Il Volo e il caso Telamone

Diverse polemiche, inoltre, erano arrivate per la decisione di registrare il concerto di Capodanno de Il Volo con largo anticipo rispetto al 31 dicembre: l’evento è andato in scena in agosto, con molti spettatori chiamati a indossare il cappotto, nonostante il caldo afoso, per far finta fosse inverno.

Altre polemiche erano state scatenate dal restauro del Telamone, una delle colossali statue antropomorfe che sostenevano l’architrave del tempio di Zeus Olimpo, l’Olympieion, simbolo della Valle dei Templi. A muovere le critiche sono stati diversi esperti di storia e archeologia che hanno fatto notare come il risultato di tanto lavoro fosse di fatto un “falso storico”, in quanto il Telamone non è altro che una sorta di collage di pezzi appartenenti ad altri telamoni diversi.

L’augurio del sindaco e l’attesa per Mattarella

Nel salutare l’arrivo del nuovo anno, il sindaco di Agrigento Franco Micciché ha pubblicato un video di auguri sul proprio profilo Facebook: “Il 2024 è stato un anno duro e pieno di difficoltà, e proprio per questo ringrazio tutti per la pazienza e per la collaborazione – ha dichiarato il primo cittadino – mi auguro che Agrigento possa affrontare il nuovo anno con serenità. Gli eventi si susseguiranno per tutto l’anno e voglio che questo diventi un punto di partenza iniziale non solo per il 2025 ma anche per gli anni successivi. Agrigento se lo merita e gli agrigentini se lo meritano”.

L’inaugurazione ufficiale delle iniziative legate alla nomina di Agrigento come Capitale Italiana della Cultura 2025 è prevista per il 18 gennaio, con l’arrivo in città del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, quattro giorni dopo il giorno in cui il programma completo verrà svelato a Roma alla presenza del Ministro della Cultura Alessandro Giuli.