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Siccità, Comune italiano vieta secondo lavaggio dal parrucchiere

Per far fronte all'emergenza siccità, un Comune italiano situato alle porte di Bologna ha deciso di vietare il secondo lavaggio dal parrucchiere

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Vietato secondo lavaggio parrucchiere

La crisi idrica provocata dalla siccità è un problema che riguarda diverse zone d’Italia: sono in molti a dover far fronte all’emergenza acqua che diventa ancora più grave in estate, con l’arrivo dei mesi più caldi dell’anno.

Alcuni comuni italiani, per fronteggiare la scarsità di acqua, stanno adottando delle soluzioni che servono ad arginare il problema in un periodo caratterizzato da temperature sempre più alte. Un provvedimento singolare è arrivato da parte del comune di Castenaso, situato alle porte di Bologna in Emilia Romagna, regione che vanta diverse località premiate con le Bandiere Verdi 2022: i parrucchieri e i barbieri dovranno effettuare un solo lavaggio della testa ai loro clienti, oltre al risciacquo. La decisione è arrivata in seguito a un’ordinanza anti sprechi firmata dal sindaco di Castenaso, Carlo Gubellini.

Allarme siccità: vietato secondo lavaggio dal parrucchiere

Quella firmata dal primo cittadino del comune emiliano è l’Ordinanza Sindacale n.6/2022 che serve a limitare il consumo di acqua potabile per usi extradomestici fino al 30 settembre. Nell’ordinanza, pubblicata sul sito ufficiale del comune di Castenaso, al punto 2 si legge che “i parrucchieri e i barbieri dovranno effettuare un solo lavaggio della testa ai clienti oltre al risciacquo”.

L’ordinanza per contrastare i problemi legati alla siccità estiva è composta da diversi punti: durante la fascia compresa fra le ore 8.00 e le ore 21.00, per tutti i cittadini di Castenaso è fatto divieto di prelievo dalla rete idrica di acqua potabile per uso extra-domestico, in particolare per l’innaffiamento di orti e giardini e per il lavaggio degli automezzi. Si precisa che qualora l’innaffiamento avvenga con impianti domestici, questi dovranno essere utilizzati in maniera tale da evitare inutili sprechi di acqua.

Tutti gli abitanti del comune alle porte di Bologna, inserita nella classifica delle città più care d’Italia, sono invitati a osservare delle semplici regole per un razionale e corretto uso dell’acqua, così da evitare qualsiasi tipo di spreco. Il comune raccomanda di controllare il corretto funzionamento dei propri impianti idrici per individuare eventuali perdite occulte, usare in casa dispositivi per il risparmio idrico quali i frangigetto per i rubinetti e attrezzare i sistemi irrigui del verde con irrigazione a goccia e con sistemi temporizzati e sensori di umidità che evitano l’avvio dell’irrigazione quando non necessario.

Tra gli accorgimenti suggeriti da parte del comune emiliano, c’è anche quello di usare sempre le lavatrici e le lavastoviglie a pieno carico, preferire l’uso della doccia alla vasca da bagno per l’igiene personale, usare l’acqua del lavaggio di frutta e verdura per innaffiare le piante e, naturalmente, non far scorrere in modo continuo l’acqua del lavandino durante il lavaggio dei denti, la rasatura della barba oppure la depilazione.

Intervistato dal Corriere di Bologna, il sindaco di Castenaso Carlo Gubellini ha parlato così dell’ordinanza emessa e dell’accoglienza da parte dei cittadini: “Nessuno ha protestato – ha spiegato il sindaco – hanno capito la ratio dell’ordinanza che non è vessatoria. Moltiplicando per il numero di parrucchieri, circa dieci, e il numero degli abitanti presenti sul nostro territorio, poco meno di 16 mila, l’ordinanza porta a un risparmio di migliaia di litri al giorno”.