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Le tate dei ricchi a Milano sono un caso: 4mila euro al mese

Dall'inglese perfetto alle abilità sportive: ecco i requisiti richiesti alle tate dei super ricchi di Milano, per uno stipendio di 4mila euro al mese

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Tata

Bisogna parlare correttamente almeno una seconda lingua, avere un’ampia disponibilità oraria e magari saper praticare qualche sport: sono molteplici i requisiti richiesti ad una tata che voglia venir ingaggiata da una delle famiglie super ricche di Milano, città dove c’è effettivamente grande richiesta. L’impegno e la responsabilità sono notevoli, ma lo è anche lo stipendio. Così, diventare “nanny” nel capoluogo lombardo è ormai un caso.

Fare la tata a Milano per i super ricchi

Cosa significa essere assunta come tata per prendersi cura dei bimbi di una famiglia super ricca di Milano? Non è certo un incarico da poco, soprattutto perché c’è una selezione molto dura: bisogna rispettare requisiti stringenti – e a volte anche un po’ curiosi – per poter conquistare la fiducia di genitori super impegnati ma attentissimi alla crescita dei loro figli. In molti casi viene persino richiesto di firmare un accordo di riservatezza, il quale entra in vigore già a partire dagli eventuali giorni di prova.

Negli ultimi anni sono nate diverse agenzie che si occupano proprio di mettere in contatto le famiglie alla ricerca di una tata con esperte del settore. È il caso della Nanny & Butler, agenzia internazionale che seleziona collaboratori domestici di alto profilo, con sedi a Milano, Londra, New York e Dubai. Giulia Garroni Parisi, consulente senior della società, ha rivelato in un’intervista al Corriere della Sera: “I soldi in gioco non sono pochi. A Milano si lavora bene: è una città che corre, dove la cultura del servizio è radicata. Le famiglie sono abituate a pagare per la qualità”.

I requisiti della tata per i super ricchi

Naturalmente, per poter diventare una tata professionista che può ambire ad un posto all’interno di una famiglia benestante occorre avere un profilo di un certo livello. Non bastano referenze impeccabili e un curriculum formativo quanto più variegato possibile, sono sempre più numerosi i requisiti richiesti alle “nanny” che dovranno occuparsi dei rampolli dei super ricchi di Milano. Si va dalle abilità linguistiche – inglese perfetto e magari una terza lingua da alternare durante la settimana – a quelle sportive – meglio saper nuotare e sciare, per seguire la famiglia durante le vacanze.

C’è chi chiede disponibilità totale, inclusa quella notturna. Chi invece ha bisogno unicamente nel weekend, lasciando libera la tata per il resto della settimana. Ogni famiglia ha le sue preferenze: dalla richiesta di parlare un italiano perfetto anche con i bimbi più piccoli a quella di un piano di svezzamento basato su cibi freschi, genuini e privi di ingredienti come sale e zucchero. È importante avere conoscenza approfondita dei luoghi che i bimbi frequentano, seguire scrupolosamente le direttive dei genitori su temi fondamentali come l’uso degli schermi, essere disponibili ad accontentare alcune richieste più curiose – come evitare i profumi o indossare abiti senza brand, quando non addirittura una divisa.

Quando guadagna una tata a Milano

Il tariffario di una tata professionista riflette il suo curriculum sfavillante e la disponibilità ad assecondare le richieste di famiglie spesso molto esigenti. Per una “nanny” convivente, si parte da una base di 1.800 euro al mese. Cifre che salgono notevolmente se si richiedono responsabilità particolari o competenze specifiche, come le lingue e la disponibilità alle trasferte con la famiglia. In questi casi, si può arrivare anche a 4mila euro al mese (talvolta persino a 5mila euro). Naturalmente, con contributi, tfr e tredicesima pagati.