Cucciolo di delfino salvato nel porto di Cagliari: il video
Cucciolo di delfino impigliato in una rete di nylon salvato dalla Guardia Costiera nei pressi del porto di Cagliari: liberato, raggiunge subito la madre
È stato avvistato da un diportista nei pressi del porto di Cagliari, il piccolo delfino salvato dal personale di Guardia Costiera e Maritime Rescue Sub Center. Impigliato in un fitto groviglio di fili e reti di nylon, il cucciolo in evidente difficoltà ha fortunatamente attirato l’attenzione di chi si è trovato a passargli vicino.
Il cucciolo di delfino era in pericolo di vita
Il piccolo delfino, un esemplare di tursiope, era completamente intrappolato nella rete e non riusciva a nuotare – cosa che lo avrebbe presto indebolito ed esposto ai più gravi pericoli.
Nei pressi del giovane esemplare, un altro delfino ha osservato tutte le manovre che hanno consentito il salvataggio: secondo i soccorritori, la madre del piccolo.
Il groviglio di fili che gli impediva i movimenti era particolarmente intricato, tanto che è stata necessaria una certa collaborazione da parte del piccolo cetaceo. La rete di plastica era arrivata fino a stringersi attorno a rostro e coda del cucciolo, che non ha quindi opposto alcuna resistenza alle operazioni dei soccorritori.
Le operazioni di salvataggio
La presenza di un delfino in difficoltà è stata segnalata alla Guardia Costiera da un diportista di passaggio. La Capitaneria di Porto ha quindi inviato sul posto due battelli veloci con a bordo il personale del Nucleo sommozzatori della Guardia Costiera e del Maritime Rescue Sub Center.
Raggiunto il delfino, gli operatori sono riusciti ad avvicinarlo e tranquillizzarlo: per poter liberare la bocca del cucciolo dai fili che gli impedivano ogni movimento è stato necessario imbracare il piccolo e convincerlo ad aprire la bocca, per poter tagliare i pezzi di rete che si erano arrotolati attorno al rostro, il “musetto” allungato del giovane cetaceo.
Una volta liberato, il delfino ha immediatamente ripreso a nuotare ed ha così raggiunto la madre, che ha seguito tutte le operazioni di salvataggio del piccolo, per poi allontanarsi insieme a lei.
Il salvataggio, reso possibile anche grazie all’assistenza telefonica del personale del Centro Studi Cetacei di Nora, è una storia a lieto fine che – ancora una volta – ci ricorda quanto un’azione sciocca come gettare rifiuti in mare possa diventare una seria minaccia per l’intero ecosistema.
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