Il delfino che gioca con la boa a Trieste è un brutto segnale
Un delfino solitario gioca con una boa nel Golfo di Trieste, un avvistamento raro che nasconde un messaggio preoccupante per l'ambiente marino
Un avvistamento raro e affascinante si è verificato nel Golfo di Trieste, dove un delfino comune è stato osservato mentre interagiva con le boe e le cime delle imbarcazioni nel porticciolo di Grignano. L’animale, una femmina già nota ai ricercatori dell’Area Marina Protetta di Miramare, ha attirato l’attenzione degli esperti e dei curiosi, non solo per il suo comportamento, ma anche per il significato che questo può avere per la specie.
Un delfino solitario nel Golfo di Trieste: cosa significa davvero il suo avvistamento
I delfini comuni, nonostante il loro nome, sono oggi sempre meno comuni nel Mar Adriatico, rendendo ogni avvistamento un evento significativo per chi si occupa della loro tutela.
Secondo gli esperti, il comportamento osservato nel delfino potrebbe essere sintomo di solitudine e isolamento sociale, condizioni particolarmente problematiche per animali così fortemente sociali. La femmina, infatti, è stata vista interagire ripetutamente con gli oggetti galleggianti e le corde, atteggiamento che si registra spesso nei delfini solitari che non riescono a stabilire contatti con altri membri della loro specie.
La presenza di un delfino singolo è già di per sé inusuale, dal momento che questi mammiferi marini tendono a vivere in branchi. In questo caso specifico, l’esemplare era stato già avvistato in passato, e il suo comportamento era apparso simile: interazioni ravvicinate con le imbarcazioni e le strutture portuali, spesso alla ricerca di stimoli che sostituiscano quelli normalmente offerti dalla compagnia degli altri delfini.
Per garantire la sicurezza dell’animale, le autorità hanno invitato le imbarcazioni in transito a prestare attenzione, evitando manovre che potessero metterlo in pericolo.
Perché il delfino comune è sempre più raro nel Golfo di Trieste
Negli ultimi decenni, il numero di delfini comuni nell’Adriatico è diminuito sensibilmente, al punto che la specie è oggi considerata a rischio secondo l’IUCN. Tra le principali cause di questo declino ci sono l’inquinamento, la pesca intensiva e l’interazione con l’uomo, fattori che incidono negativamente sull’habitat e sulla salute di questi animali.
L’Area Marina Protetta di Miramare, impegnata nel monitoraggio della fauna marina, ha collaborato con la ONG slovena Morigenos per analizzare l’identità dell’esemplare. Le foto della pinna dorsale del delfino sono state confrontate con un database regionale, consentendo di ricostruire i suoi spostamenti precedenti, che includevano avvistamenti tra Capodistria e Fiume negli anni passati.
Gli esperti sottolineano che un delfino che si avvicina troppo alle imbarcazioni potrebbe correre gravi rischi, come rimanere ferito dalle eliche o impigliarsi nelle reti dei pescatori. Per questo motivo, è fondamentale mantenere una certa distanza, evitando di alimentare un’interazione diretta con l’animale.
Il caso del delfino solitario nel Golfo di Trieste mette in luce la fragilità della biodiversità marina e l’importanza di comportamenti responsabili da parte dell’uomo. Avvicinarsi troppo o cercare di interagire con un delfino può causare danni sia all’animale che alle persone.
Le linee guida degli esperti consigliano di osservare i delfini da lontano, limitandosi a segnalare eventuali situazioni di pericolo alle autorità competenti. Solo così si può sperare di garantire la sicurezza degli esemplari e, allo stesso tempo, contribuire alla loro sopravvivenza in un ecosistema sempre più minacciato.
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