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Saldi in Italia, cambiano le regole: tutte le novità

Un decreto legislativo, che è stato approvato da Consiglio dei Ministri, introduce nuove norme per quanto riguarda il periodo dei saldi in Italia

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Saldi in Italia, cambiano le regole

Il Consiglio dei Ministri italiano ha approvato un decreto legislativo, recependo una direttiva europea, che introduce nuove garanzie a tutela dei consumatori. Nello specifico sono state introdotte nuove norme durante i saldi e negli acquisti online.

Saldi: come cambia la legge sui prezzi esposti

Si chiama Omnibus la direttiva 2016/2161 dell’Unione Europea che prevede un aggiornamento delle norme relative alla protezione dei consumatori. Il Governo italiano ha introdotto queste nuove norme nel nostro ordinamento tramite un decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri del dicembre scorso.

Tra le norme introdotte la più attesa è senza dubbio quella che riguarda la trasparenza sui prezzi da sempre molto richiesta dalle Associazioni dei Consumatori. Secondo il nuovo decreto in occasione dei saldi i rivenditori dovranno esporre nel cartellino non solo il prezzo finale scontato, ma anche il vecchio prezzo e la percentuale di sconto applicata. Il vecchio prezzo viene identificato come il prezzo più basso fissato su quel prodotto negli ultimi 30 giorni.
Un’altra norma riguarda gli acquisti online. Il gestore di piattaforme di e-commerce ha ora l’obbligo di dare garanzia che le recensioni scritte dai compratori siano veritiere. In poche parole, il gestore deve garantire che chi scrive la recensione abbia veramente comprato o utilizzato il prodotto o il servizio in questione. Questo perché online erano ormai diffuse le recensioni finte, scritte anche da chi non aveva veramente usufruito del bene. Inoltre, se la recensione è frutto di una collaborazione (ovvero chi l’ha scritta è stato retribuito per provare l’articolo o il servizio) questo dev’essere debitamente segnalato.

Saldi: inasprite le sanzioni in Italia

Il decreto-legge prevede anche un inasprimento delle sanzioni. Nello specifico la sanzione amministrativa pecuniaria massima emessa dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) viene alzata da 5 a 10 milioni di euro in caso di pratica commerciale scorretta. L’importo finale della multa dovrà tenere in considerazione le condizioni economiche e patrimoniali del professionista.

In più sempre recependo la Direttiva Europea, l’Italia ha introdotto un nuovo articolo che prevede in caso di sanzioni inflitte agli operatori transfrontalieri. In questi casi la multa massima potrà essere pari al 4% del fatturato conseguito in Italia o negli Stati membri. Nel caso le informazioni sul fatturato annuo non siano disponibili, l’importo massimo potrà essere pari a 2.000.000 di euro.

Saldi in Italia: nuove sanzioni per le pratiche ingannevoli

Con il nuovo decreto vengono anche meglio regolamentate le pratiche commerciali ingannevoli. Tra le principali c’è quella che riguarda le attività di marketing dei cosiddetti “dual quality product” che sono beni venduti nei diversi Paesi UE con aspetto identico ma con qualità differenti. In molti casi succedeva che delle aziende pubblicizzassero un articolo in uno Stato membro dell’Unione Europea, come identico ad un bene commercializzato in altri Stati membri nonostante questo fosse significativamente diverso per caratteristiche e/o composizione.

A tutela dei consumatori sono state introdotte anche altre norme con il decreto legislativo di decembre. Oltre a quelle che regolamentano le recensioni di un prodotto senza averne verificata l’autenticità vengono sanzionate anche le rivendite di biglietti per eventi “acquistati utilizzando strumenti automatizzati”. In questo caso di parla di acquisti fatti utilizzando i cosiddetti “bot bagarini” che acquistano decine di biglietti in poco tempo per poi rivenderli. Questa è ora ritenuta a tutti gli effetti una pratica commerciale scorretta.