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Allarme prezzi, 2023 pieno di rincari: tutti gli aumenti previsti

Allarme rincari per il 2023: dalle assicurazioni alle bollette, passando per i mutui delle case, i prezzi del carburante e i prodotti alimentari

Allarme prezzi per il 2023

La stagione dei rincari prosegue nel 2023: anche per il nuovo anno, nonostante gli sforzi del Governo, si prevedono aumenti che andranno a pesare sul budget delle famiglie italiane. I rincari riguardano diversi settori: dalle tariffe energetiche alla benzina, passando per le assicurazioni, i canoni di affitto e i prodotti alimentari.

Allarme prezzi per il 2023: gli aumenti previsti

Nel 2023 potrebbe costare sempre di più comprare o affittare una casa: la Bce, nell’ultima riunione di dicembre, ha aumentato i tassi d’interesse di 50 punti base. Secondo le simulazioni di Facile.it, la mossa della Bce potrebbe tradursi in un aumento delle rate dei mutui variabili nei prossimi mesi, portando a rincari di quasi 35 euro al mese per un finanziamento medio e un aggravio complessivo di circa 180 euro e il 39% in più rispetto a inizio anno.

Aumentano i canoni di locazione: le analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa evidenziano un rialzo del 2,1% per i monolocali, del 2,4% per i bilocali e del 2,2% per i trilocali. I canoni di locazione aumentano in tutte le grandi città italiane e in particolar modo a Milano, eletta una delle mete preferite dai turisti stranieri per le vacanze in Italia.

Una ricerca condotta da Immobiliare.it e Insights sui prezzi degli immobili nelle principali città del nostro Paese, ha permesso di avere una previsione su quali saranno le variazioni in termini di costo medio al metro quadrato degli immobili nel nuovo anno: la classifica delle città più care d’Italia nel 2023 per i prezzi delle case vede Milano al primo posto, seguita da Firenze, Bologna, Roma, Venezia e Napoli.

Nei prossimi dodici mesi proseguiranno i rincari alimentari che hanno contrassegnato in maniera negativa il 2022: un problema causato dalla crisi energetica e dalle conseguenze dirette legate alla guerra tra la Russia e l’Ucraina. I prezzi dei cereali, per esempio, sono aumentati vertiginosamente negli ultimi giorni del 2022 e il trend è destinato a continuare anche a inizio anno.

A influire in maniera negativa sui prezzi dei prodotti alimentari sono anche le condizioni climatiche: l’ondata di freddo artico negli Stati Uniti d’America ha portato a temperature tali da mettere a repentaglio le coltivazioni del grano in inverno. Gli USA sono tra i maggiori esportatori di grano al mondo: le preoccupazioni per i raccolti hanno generato rincari sul prezzo del grano, arrivando al 4% in più.

Si prevedono ulteriori rincari sul prezzo del petrolio dopo un 2022 molto difficile sul fronte dei carburanti. La notizia dell’allentamento delle restrizioni anti-Covid in Cina e il successivo divieto della Russia di esportare il greggio verso i Paesi che hanno imposto un price-cap sul petrolio ha portato a un aumento del prezzo: le quotazioni potrebbero salire ulteriormente nei primi giorni del 2023, riportando ancora più in alto i prezzi dei carburanti.

Tra i possibili aumenti in vista del 2023 si segnalano le tariffe per l’Rc Auto: in base a quanto riferito dall’ultimo bollettino Ivass, nel terzo trimestre del 2022 il prezzo medio pagato per la polizza auto in Italia è arrivato a quota 362 euro, con un incremento del 2,5% rispetto al trimestre precedente. Secondo Massimo Dona, il Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, anche se non è detto che il trend prosegua nei prossimi mesi, il segnali dell’ultima parte dell’anno sono pessimi.