Problema sportelli bancari in Italia: cosa sta succedendo
In Itali diminuiscono gli sportelli bancari: per la prima volta sono scesi sotto quota 20mila. E ben 4 comuni su 10 non hanno accesso ai servizi
In Italia c’è un problema sportelli bancari: il numero è sceso per la prima volta sotto quota 20.000 nel nostro Paese, dove più di 4 comuni su 10 sono senza accesso ai servizi bancari.
Problema sportelli bancari: in Italia sono sempre meno
La situazione è stata fotografata nel dettaglio dalla Fondazione Fiba di First Cisl: dai dati è emerso che nel 2024 hanno chiuso 508 sportelli in Italia, portando il dato complessivo sotto la quota 20.000 considerando tutto il territorio nazionale.
L’indagine ha evidenziato come i tagli non siano stati omogenei, con regioni più colpite di alte: la Valle d’Aosta, per esempio, ha perso il 7,5% dei suoi sportelli bancari, l’Umbria il 4,3% e la Sardegna il 3,9%. Cali meno evidenti, invece, in Emilia Romagna (-0,9%), in Calabria (-0,6%) e in Liguria, dove il saldo tra nuove aperture e chiusure è rimasto invariato.
Il dato relativo alle chiusure, 609 in un anno, sarebbe ancora più alto, ma come si legge su ‘Repubblica’ è stato in parte mitigato dall’apertura di 101 sportelli bancari operata da Banca Cesare Ponti, ricavate però all’interno delle filiali già esistenti del Gruppo Bper, inserito nella classifica delle banche italiane più solide secondo la Bce.
Dall’indagine condotta da parte di Fondazione Fiba di First Cisl è emersa un’altra questione: con la chiusura degli sportelli è cresciuto il numero di comuni italiani rimasti ormai sprovvisti di filiali. In totale sono 3.381, 101 in più rispetto all’anno precedente.
In pratica il 42,8% dei comuni italiani, allo stato attuale delle cose, non ha neanche una banca all’interno del suo territorio. A fronte di ciò, dunque, cresce anche il numero di persone senza accesso ai servizi bancari o quello dei cittadini che rischiano di perderlo. Al momento sono 11 milioni, mezzo milione in più rispetto a un anno fa. Senza pensare che 6,3 comuni su 10 hanno un solo sportello.
Il ruolo dell’Internet banking
In uno scenario del genere, appare evidente come i servizi digitali giochino un ruolo fondamentale, al netto di un dato che fa riflettere: nonostante il 55% degli italiani siano ormai abituati a utilizzare l’Internet banking, la media è ancora sotto quella dell’Unione Europea che si attesta sul 67,2%.
Della situazione dei servizi bancari ha parlato Riccardo Colombani, il Segretario Generale di First Cisl: “L’accelerazione delle chiusure nell’ultimo trimestre del 2024 – si legge su ‘Repubblica’ – il peggiore da quando l’Osservatorio della Fondazione Fiba ha iniziato le sue rilevazioni, ci dice che le banche intendono continuare a comprimere i costi riducendo la loro presenza sul territori”.
Per Colombani “a preoccupare non è solo il numero dei comuni abbandonati, che si sta avvicinando alla metà del totale, ma anche le loro dimensioni. Il processo di ulteriore concentrazione del sistema, che si profila con le operazioni annunciate nelle ultime settimane, potrebbe portare a breve, con le sovrapposizioni tra le reti fisiche sui territori, a riduzioni di costo basate su nuovi tagli di sportelli e servizi e a una ulteriore contrazione dell’occupazione nel settore”.
In conclusione, il Segretario generale di First Cisl ha spiegato che “Comuni sempre più grandi, in questo caso, vedrebbero chiudere anche l’ultimo sportello, con gravi disagi per le comunità e soprattutto per le persone fragili”.
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