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La pizza rende felici: la conferma della scienza

La pizza rende felici: arriva la conferma della scienza sulle proprietà di uno degli alimenti più famosi di tutta la cucina tradizionale d'Italia

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Che la pizza rendesse felici lo avranno immaginato in molti: una pietanza così buona non può far altro che rallegrare l’umore di chi la mangia. A sostegno di questa tesi, comunque, è arrivata anche la conferma della scienza.

La pizza rende felici: arriva la conferma della scienza

In vista del Pitti Pizza & Friends di Salerno, la biologa nutrizionista Jolanda Grillone ha spiegato che la pizza rende felici: “In una fumante Margherita c’è il triptofano, un amminoacido essenziale presente nella mozzarella e nell’impasto – le parole della Grillone riportate dal ‘Corriere della Sera’ – la sostanza viene utilizzata dal corpo per produrre serotonina, un neurotrasmettitore che contribuisce al benessere e alla felicità”.

Non a caso la serotonina è conosciuta anche con il nome di “ormone della felicità“: mangiare una pizza, dunque, può contribuire a migliorare l’umore, rendendo felici chi addenta una fetta di uno dei piatti italiani più famosi al mondo.

Le parole della biologa nutrizionista Jolanda Grillone sono arrivate alla vigilia del Pitti Pizza & Friends di Salerno, evento organizzato alla Stazione Marittima dall’associazione Alimenta. La rassegna è una versione rinnovata della consueta Festa della Pizza che a Salerno, nel 2023, era arrivata alla sua venticinquesima edizione.

Lo stesso format del Pitti Pizza & Friends, durante il mese di maggio del 2024, aveva richiamato a Firenze qualcosa come oltre 80.000 visitatori nell’arco di appena quattro giorni: l’evento era andato in scena nella meravigliosa cornice di Piazzale Michelangelo, diventata per la manifestazione come una sorta di ombelico del mondo della pizza.

Alla base delle affermazioni di Grillone ci sono diversi studi relativi alla pizza, come quello condotto nel 2015 nei laboratori di ricerca di chimica degli alimenti del dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli, presente nella classifica delle migliori università in Italia secondo il nuovo ranking Arwu 2024.

Lo studio condotto nell’ateneo partenopeo arrivò alla conclusione che la pizza “se preparata con ingredienti di prima qualità e con olio extravergine di oliva, apporta benefici salutistici ai consumatori, prevalentemente dovuti alla presenza di composti antiossidanti, largamente rappresentati a partire dal selenio, dalla vitamina C, ai carotenoidi, alla vitamina E, ai polifenoli fino ai bioflavonoidi”

Una componente sana di una dieta equilibrata

Oltre a rendere felici, la pizza – uno degli alimenti più ordinati dagli italiani – è anche una componente sana di una dieta equilibrata, a patto però di non esagerare, cosa che vale per tante pietanze:

“Apprezzata in tutto il mondo, la pizza può essere una componente sana di una dieta equilibrata – ha precisato la biologa nutrizionista Jolanda Grillone – i pomodori sono ricchi di licopene, un potente antiossidante della famiglia dei carotenoidi che conferisce loro il caratteristico colore rosso, quindi apportano ulteriori benefici per la salute. Infine il basilico, utilizzato come condimento, è noto per le sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e digestive”.

Della questione relativa al legame tra la pizza e la dieta, il nutrizionista Andrea Ghiselli aveva parlato al ‘Corriere della Sera’, precisando: “Ciò che conta è il bilancio giornaliero, non quello di un singolo pasto. L’importante, quando si opta per una buona pizza, è rinunciare al pane e bilanciare gli altri nutrienti nei pasti successivi”.