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Pasti sospesi da Carlo Cracco a Milano? La risposta dello chef

Lo chef Cracco ha dato la sua risposta via social agli attivisti di Ultima Generazione che nei blitz nel suo ristorante chiedevano pasti sospesi

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Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Pasti sospesi da Carlo Cracco

Negli ultimi giorni, il ristorante di Carlo Cracco, situato nella prestigiosa Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, è stato teatro di una serie di proteste da parte del collettivo ambientalista Ultima Generazione. Queste azioni, inserite nella campagna denominata “Il Giusto Prezzo”, mirano a sensibilizzare l’opinione pubblica sul divario economico esistente nella società contemporanea.​

Pasti gratuiti da Carlo Cracco: la risposta dello chef

Negli ultimi giorni il ristorante di Carlo Cracco a Milano è stato più volte nel mirino delle proteste di Ultima Generazione, un collettivo nato in Italia nel 2021. Ultima Generazione è conosciuta per le sue azioni di disobbedienza civile volte a sensibilizzare l’opinione pubblica su temi legati all’emergenza climatica e ai problemi sociali. Il gruppo fa parte del movimento internazionale Extinction Rebellion e si distingue per proteste spesso provocatorie, come il blocco del traffico, l’imbrattamento di monumenti e gli interventi in eventi pubblici. Nelle ultime settimane Ultima Generazione ha organizzato una serie di blitz contro il ristorante di Carlo Cracco a Milano. Le loro ultime attività hanno attirato molta attenzione e discussioni e anche lo chef Cracco si è esposto in merito.

In risposta alle ripetute manifestazioni, Carlo Cracco ha affidato ai social media la sua replica. Attraverso una storia su Instagram, lo chef ha dichiarato: “Per chi viene da noi, non offriamo pasti sospesi, ma tanta pubblicità gratuita, quella sì (gratuita per il momento)”. La questione evidenzia la complessità del dibattito. Mentre gli attivisti sottolineano l’importanza di gesti per affrontare le disuguaglianze, gli imprenditori devono bilanciare queste istanze con la sostenibilità economica delle loro attività.​ Nel confronto che si è aperto sull’argomento c’è chi sostiene le richieste degli attivisti, ritenendo che figure di spicco come Carlo Cracco possano contribuire a sensibilizzare sulle problematiche. Dall’altro, molti difendono il diritto degli imprenditori a gestire le proprie attività senza subire pressioni esterne.

Le proteste e le richieste degli attivisti di Ultima generazione

Ultima Generazione in questi giorni ha messo in atto diverse proteste verso il ristorante di Carlo Cracco. Il primo blitz si è svolto il 19 marzo 2025, quando cinque attivisti sono entrati nel ristorante si sono seduti a terra ed hanno poi esposto striscioni con slogan come “Il giusto prezzo” e “Ultima Generazione”. L’obiettivo dichiarato era denunciare l’ineguaglianza sociale, evidenziando come il costo di un pasto in un ristorante di lusso possa equivalere alla spesa mensile di una famiglia italiana.

Il 23 marzo, il collettivo è tornato in azione versando tre bottiglie di passata di pomodoro nella veranda del ristorante. Questo gesto simbolico intendeva richiamare l’attenzione sullo sfruttamento agricolo e sulle disuguaglianze nel settore alimentare. Gli attivisti hanno nuovamente chiesto a Cracco di offrire pasti gratuiti una volta alla settimana come “gesto simbolico per sostenere chi sta affrontando difficoltà, dimostrando che la buona cucina può essere anche un atto di solidarietà”.

Il terzo blitz si è verificato mercoledì 26 marzo. Come racconta ‘Adnkronos’ verso le ore 13.30 due ragazze e un ragazzo hanno fatto il loro ingresso all’interno del ristorante milanese di chef Carlo Cracco per ribadire la loro posizione. I tre attivisti, in particolare, una volta entrati nel locale hanno nuovamente chiesto l’introduzione dei “pasti sospesi“. ​Gli attivisti di Ultima Generazione hanno dichiarato: “Siamo per la terza volta nel Ristorante Cracco per denunciare un’Italia sempre più divisa, dove le disuguaglianze crescono nell’indifferenza di chi detiene il potere e vive nel lusso.” La polizia è intervenuta rapidamente, accompagnando i manifestanti in questura per ulteriori accertamenti.