Parchi e giardini esoterici: ecco i più strani d'Italia
Tra simboli massonici e percorsi iniziatici, molti giardini d'Italia nascondono atmosfere stravaganti. Ecco alcuni dei parchi più strani
In Italia esistono parchi in cui il mistero e l’esoterismo si rincorrono, restituendo al visitatore in cerca di atmosfere soffuse e incantate esperienze dense di fascino. Si tratta di parchi e giardini nati dall’esigenza di esprimere la fantasia più sfrenata o per ricreare le seduzioni dell’insolito e dell’inconsueto, aspetti che conquistano la curiosità dei visitatori.
Scopriamo allora i boschi e giardini più insoliti d’Italia.
Siena – Il bosco Isabella
Nel cuore verde di Siena, nel borgo di Radicofani, si sviluppa uno dei parchi più suggestivi d’Italia: il bosco Isabella. Il giardino, fortemente voluto dall’ex garibaldino Odoardo Lucchini, concede al visitatore sensazioni di indubbio romanticismo. Seguendone, però, le viuzze, gli indizi che suggeriscono un percorso esoterico si fanno evidenti. Nascosta tra le mura a secco e i ponticelli si erge una piramide a base triangolare, palese simbolo massonico. Una giara interrata, evocazione delle purificazioni che si effettuavano nel tempio di Salomone, e una siepe circolare che ricorda l’occhio della Provvidenza, confermano lo stretto legame che questo giardino all’inglese ha con l’esoterismo.
Capalbio – Il Giardino dei Tarocchi
Sempre in Toscana, stavolta nei pressi di Capalbio, a Garavicchio, si sviluppa uno dei parchi più affascinanti d’Italia. Il giardino dei tarocchi, materializzazione delle fantasie di Niki de Saint Phalle, è un trionfo di colori e forme suadenti che avvicinano la piccola località toscana alle meravigliose installazioni del Parc Geull di Gaudì di Barcellona. Le similitudini sono evidenti per le forme geometriche e per le scelte cromatiche. Le 22 figure principali realizzate in acciaio e cemento, ricoperte di mosaici dai colori sgargianti, rappresentano gli arcani maggiori dei tarocchi, in un succedersi di vasche e fontane. Un luogo magico da cui zampilla misterioso esoterismo.
Viterbo – Parco dei Mostri
Lo scettro dei parchi più strani d’Italia spetta senza dubbio al Parco dei Mostri di Bomarzo. Nel cuore di Viterbo, nel XVI secolo il principe Orsini decise di far emergere dagli enormi massi di piperno che erano nelle sue proprietà delle creature e scene che rievocassero i più affascinanti protagonisti della mitologia. L’intento del principe consisteva nel creare un percorso iniziatico, un itinerario per scoprire se stessi e raggiungere una superiore armonia attraverso il superamento di prove forti. In effetti, tra inquietanti teste d’orco e giganteschi colossi che sembrano usciti direttamente dalle storie di Ovidio e Omero, la sensazione di essere in un luogo magico è lampante.
Sciacca, Sicilia – Il giardino incantato delle teste
A Sciacca, nel cuore della Sicilia, esiste uno strano giardino, in cui la sensazione di essere osservati è lampante. Ai piedi del Monte Kronio, incastonate tra le rocce dell’altura, si possono scorgere centinaia di volti scolpiti nella roccia. La singolare installazione è opera di Filippo Bentivenga, eccentrico emigrante rimpatriato in Italia dall’America all’inizio del secolo XX, perché ritenuto malato di mente. Concentrò la sua ispirata follia, per molti anni, a liberare dai blocchi di tufo i volti dallo sguardo perso nel vuoto. Un complesso di indubbio fascino, ma colmo dell’inquietudine dell’autore.
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