Bosco Isabella, il giardino esoterico e romantico di Radicofani
Concepito come un tempio massonico all'aperto, è famoso per la singolare piramide in pietra a base triangolare
Su un colle ai confini meridionali della Val d’Orcia, a circa 70 km da Siena, sorge la splendida cittadina di Radicofani, meta ambita dai turisti per le sue numerose attrazioni, tra cui spicca il Bosco Isabella. Parliamo di un giardino esoterico e romantico che si estende per circa 2,5 ettari, costeggiando le mura a sud del pittoresco borgo medievale.
La sua costruzione, iniziata alla fine dell’Ottocento e completata durante la seconda guerra mondiale, si deve ad Odoardo Luchini, garibaldino e poi senatore del Regno d’Italia, che chiamò il parco Isabella in onore di sua moglie.
Grande conoscitore delle scienze botaniche e appassionato dei giardini all’inglese, Odoardo Luchini volle realizzare un’opera in stile romantico con piante provenienti da tutto il mondo, che fosse il più possibile in armonia con l’ambiente circostante e svincolata dall’intervento dell’uomo.
Fin da subito, il Bosco Isabella appare come un parco unico nel suo genere. Tutt’intorno si possono ammirare sentieri, muretti a secco, ponticelli, massi basaltici e polle d’acqua che furono messi in evidenza e distribuiti secondo dei criteri simbolici perfettamente integrati nel contesto.
Qui vennero rinvenuti anche i resti di quello che probabilmente fu un luogo di culto etrusco, se non addirittura pre-etrusco, di cui sono in parte visibili le mura poligonali.
L’elemento più caratteristico del Bosco Isabella è, però, la piramide in pietra a base triangolare, alta cinque metri, situata al centro del giardino, considerata l’emblema dell’appartenenza della famiglia Luchini alla massoneria.
Il parco di Radicofani venne infatti concepito come un tempio massonico all’aperto, un percorso iniziatico-esoterico dove la disposizione di piante e oggetti è stata studiata in modo da rispettare una simbologia precisa.
Soffermandosi sui particolari, si nota che gli alberi sono disposti a gruppi di tre, non a caso il numero simbolo della massoneria. I due grandi massi in cui ci si imbatte all’inizio del sentiero che porta alla piramide richiamano le colonne Boaz e Jachin davanti alla porta del tempio di Salomone, mentre la giara interrata prima del piazzale ricorda i riti di purificazione.
Tra gli elementi esoterici più suggestivi del giardino spicca anche la siepe di bosso a forma di cerchio, che stava a rappresentare l’occhio sempre vigile della Provvidenza.
Recentemente, il Bosco Isabella di Radicofani, in Val d’Orcia, è stato oggetto di un importante investimento del Comune volto alla valorizzazione di uno dei luoghi più misteriosi d’Italia, con la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione che contribuisce a rendere il giardino romantico-esoterico toscano ancora più suggestivo.
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