La paghetta in Italia: quanto prendono gli adolescenti
La paghetta sembra una pratica sempre più diffusa in Italia con età, frequenza e modalità di ricezione che variano in base all'età e alla zona.
Secondo un’indagine commissionata da Facile.it la maggior parte dei giovani italiani, tra i 10 e i 18 anni, ricevono la famosa “paghetta”. Secondo la ricerca le cifre, le modalità e la frequenza in cui la ricevano varia non solo in base all’età ma anche tra nord e sud Italia.
La paghetta dei giovani italiani: a che età si inizia e con quale frequenza
Il portale Facile.it ha recentemente commissionato una ricerca agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat riguardo la prassi della paghetta tra i giovani in Italia. L’indagine ha fatto emergere che l’uso di dare la paghetta è ancora molto diffuso. Stando ai dati raccolti nel nostro paese la ottengono in media 6 giovani su 10 (ovvero il 59,8%) che hanno un’età tra i 10 e i 18 anni.
Ma qual è l’età media della paghetta in Italia? Secondo la ricerca compiuta i giovani in Italia cominciano mediamente a ricevere la paghetta all’età di 12 anni. Dall’indagine si nota, però, che con il crescere dell’età aumenta anche il numero di giovani che la riceve, così come l’importo ricevuto. Ad esempio, nella fascia d’età tra i 10 e i 14 anni riceve la paghetta “solo” il 51% dei giovani. La percentuale dei riceventi sembra aumentare con il crescere dell’età. Tra 15 e i 18 anni, ad esempio, prende la paghetta più del 70% dei giovani, per la precisione il 71,7%.
Le differenze sull’età in cui si comincia a dare la paghetta sono anche geografiche. Nell’Italia nord-occidentale il numero di giovani che cominciano a ricevere la paghetta a 10 anni è tra i più alti d’Italia e si aggira attorno al 41,1%. Mentre se si guarda il centro e il sud la prima paghetta per il 40,7% dei giovani arriva attorno ai 14 anni o dopo. Per quanto riguarda la frequenza si scopre che il 65,2% dei giovani italiani prende la paghetta ogni settimana, il 20,8% mensilmente e il 14,1% solo quando la richiede. Anche questo dato, però, subisce delle variazioni in base all’età. Nella fascia 10-14 anni il 24,2% la riceve ogni mese, mentre dopo i 15 anni sembra prevalere il pagamento settimanale che è usato nel 65% dei casi.
L’importo medio della paghetta in Italia
Se si guarda agli importi destinati alla paghetta, dall’indagine condotta emerge che questa si aggira attorno ai 54 euro al mese. Ci sono anche in questo caso differenze in base all’età. La fascia di età dei più piccoli (10-14 anni) riceve mediamente 40 euro al mese, mentre i più grandi (fascia 15-18) riceve quasi 70 euro al mese di paghetta. Sembra che il giro delle paghette realizzi in Italia un giro di quasi 150 milioni di euro al mese. Di questo importo totale “pagato” ai giovani quasi l’80% viene versato ancora tramite il contante.
Per la precisione il pagamento in contanti rappresenta ancora la modalità prevalente per l’82,1%. Solo il 17,9% utilizza modalità come la ricarica di una carta prepagata, fisica o digitale. Questa è una soluzione che però sembra essere in crescita perché per questioni di sicurezza si preferisce evitare di far girare i giovani con soldi. C’è il rischio di rapina o che vengano persi, oltre ad esserci un minor controllo nelle spese. La ricarica di una carta digitale o di un’applicazione è molto utilizzata soprattutto nelle aree del nord-ovest d’Italia dove è preferita dall’8,9% degli italiani.
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