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Pagella e assegno, la scuola che paga gli studenti meritevoli

Ad Arezzo una scuola superiore paga gli alunni che ottengono almeno la media del 7 e mezzo, ed è boom di iscrizioni

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Scuola assegni ai ragazzi bravi a scuola

Tra gli studenti di Arezzo non si parla d’altro e la voce, quanto mai lusinghiera, si è rapidamente diffusa in tutte le scuole d’Italia. Il prossimo 19 maggio quaranta fortunati alunni dell’istituto superiore Buonarroti – Fossombroni riceveranno soldi per essere andati bene a scuola. Un premio al merito per i ragazzi che hanno affrontato l’anno scolastico con voti alti, dal 7 e mezzo in su e che abbiano ottenuto anche un imprescindibile 9 in condotta. Il premio in denaro va dai 100 ai 150 euro in base all’andamento scolastico.

Non una borsa di studio, semmai un incentivo per premiare la motivazione allo studio e i buoni risultati conseguiti sui libri di testo. A finanziare l’innovativo incentivo allo studio non ci sono solo le casse della scuola, ma anche sponsor privati. Aziende coinvolte nell’alternanza scuola-lavoro hanno deciso di promuovere l’idea e di riconoscere agli studenti volenterosi e diligenti un premio concreto che accompagni la soddisfazione di un buon voto in classe.

La premiazione ci sarà solo per alcune classi «Questo – ha spiegato la dirigente Silvana Valentini – perché ci interessa proprio che sia la cerchia ristretta dei compagni a far scattare il desiderio di crescere come studenti.  È la dimostrazione che siamo riusciti a coinvolgere non un ristretto numero di bravissimi studenti con voti particolarmente alti. Qui possono farcela tutta. E abbiamo visto qualcuno che rischiava la bocciatura tornare sopra la media del 6 anche grazie alla nostra iniziativa».

Nelle scuole italiane le borse di studio, a differenza di altri paesi o nelle Università, non sono molto diffuse, al massimo c’è stato qualche esperimento con buoni da utilizzare presso delle aziende.

L’idea è originale ma foriera di polemiche. Non tutti ritengono una buona idea premiare in denaro i ragazzi per l’espletamento di un proprio dovere, ma di sicuro l’iniziativa ha attratto la curiosità di tutta Italia e di almeno 160 alunni che hanno deciso, per l’anno prossimo, di iscriversi nella scuola superiore che paga i ragazzi più meritevoli, un sogno di meritocrazia.