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Opere trafugate, l'Italia recupera un tesoro da quasi 20 milioni

In collaborazione con le autorità statunitensi, l'Italia è riuscita a recuperare ben 60 opere trafugate: l'operazione ha un valore di quasi 20 milioni di euro.

60 opere trafugate tornano in Italia

Tantissimi tesori preziosi, nel corso degli anni, sono stati rubati dal nostro Paese e portati in ogni angolo del mondo. Ora, grazie ad una meticolosa operazione che ha coinvolto gli Stati Uniti, l’incredibile patrimonio artistico italiano torna ad accogliere ben 60 opere trafugate che probabilmente verranno presto esposte nel corso di una mostra ad esse dedicata. Nel loro insieme, questi reperti hanno un valore che raggiunge quasi i 20 milioni di euro, e alcuni di essi sono pezzi davvero di grandissimo pregio storico e culturale.

Opere trafugate, l’operazione di recupero

I furti di beni culturali sono purtroppo un fenomeno ancora troppo frequente – che pare anzi essere aumentato in periodo di Covid. Per fortuna, ogni tanto qualche opera d’arte trafugata torna a casa: è quanto accaduto nei giorni scorsi, a seguito di un’importante operazione condotta dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, in collaborazione con il New York County District Attorney’s Office. Al termine di perquisizioni e indagini accurate, ben 60 reperti storici di grande valore sono rientrati in Italia.

Prelevate illegalmente da diversi siti archeologici del nostro Paese, nel corso degli anni passati, queste opere sono rimaste a lungo negli Stati Uniti: accolte in musei, gallerie e case private senza alcuna autorizzazione o diritto di proprietà, finalmente sono state recuperate e presto torneranno nei loro rispettivi luoghi di appartenenza. I reperti archeologici sono stati momentaneamente raccolti presso la Sala Spadolini (a Roma) e presentati nel corso di una conferenza stampa dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

“Un grande successo contro il traffico illecito” – ha affermato il Ministro, congratulandosi con l’Arma dei Carabinieri per l’operazione italo-americana condotta con successo – “Tutelare non significa solo conservare il patrimonio, ma anche evitare che sia depredato illegalmente. Continueremo anche in futuro questa preziosissima missione di recupero, uno dei nostri principali compiti come Ministero della Cultura”. E, alla fine della conferenza, Sangiuliano ha rivelato la presenza di altre attività di recupero in corso, sulle quali non ha ancora potuto sbilanciarsi.

Le opere tornate in Italia

Le opere d’arte trafugate e ora tornate nel nostro Paese sono tutte di elevato valore storico: nella maggior parte dei casi sono reperti antichissimi, risalenti ad un periodo compreso tra il VII secolo a.C. e il I secolo d.C. In totale, il valore stimato dei 60 reperti archeologici recuperati si aggira attorno ai 20 milioni di euro. Spicca, tra le opere che hanno fatto ritorno a casa, uno splendido affresco pompeiano del I secolo d.C. Si tratta dell’Ercole fanciullo con serpente, una pittura parietale che raffigura l’uccisione di un rettile da parte di Ercole bambino, e che secondo i Carabinieri sarebbe stata rubata dal sito di Ercolano.

Vi è poi una kylix bianca riccamente decorata, ovvero un antico vaso greco realizzato in ceramica. Il tesoro comprende anche alcune teste marmoree (tra cui quella di Atena), numerose anfore e coppe risalenti all’Antica Grecia e corredi in bronzo. “Stiamo pensando di allestire una mostra ad hoc per tutti questi reperti” – ha dichiarato il Ministro Sangiuliano. Per il momento, infatti, i beni recuperati dovrebbero essere temporaneamente esposti presso il Museo dell’Arte Salvata di Roma, inaugurato appena un anno fa. Nel frattempo, gli esperti lavoreranno per individuare i poli museali ai quali destinare stabilmente queste opere d’arte, così da permettere al pubblico di tornare ad ammirarle.