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Open to Meraviglia sposta in Libia il lago di Misurina: l'errore

La campagna di promozione turistica Open to Meraviglia continua a far parlare di sé: sul sito istituzionale il Lago di Misurina finisce in Libia

Il Lago di Misurina in Libia: l'errore sul sito della campagna Open to Meraviglia

Non si placano le polemiche su Open to Meraviglia, la campagna promozionale del Ministero del Turismo che vede la Venere di Botticelli nelle vesti di influencer: dopo che molti utenti hanno segnalato la presenza di traduzioni piuttosto fantasiose nel sito istituzionale, è spuntato anche un inatteso “trasferimento”.

A segnalarlo è stato lo storico bellunese Marco Perale, che navigando sul sito della campagna si è imbattuto in un curioso strafalcione: al posto del celebre Lago di Misurina, alla pagina “Cosa vedere in Veneto”, ha fatto la sua comparsa “il Lago di Misurata”.

Il Lago di Misurata: nuova gaffe della campagna Open to Meraviglia

Poco più a est di Cortina d’Ampezzo, a pochi passi dalle Tre Cime di Lavaredo, “potete lasciarvi ammaliare dalle acque azzurre del Lago di Misurata e fare un’escursione fino al lago del Sorapis”: è quello che si poteva leggere fino a qualche ora fa sul sito della campagna di promozione turistica Open to Meraviglia.

Lo strafalcione, poi corretto, è stato segnalato dallo storico bellunese Marco Perale, che alla pagina “Cosa vedere in Veneto” si è imbattuto nel curioso errore: il celebre Lago di Misurina, tra i laghi più belli delle Dolomiti, è stato scambiato con Misurata, una città che si trova sul Golfo di Sirte, nella Libia occidentale.

Nella stessa pagina è stato trovato un altro errore “da principianti”: nella versione tedesca della pagina, poi eliminata, le Tre Cime di Lavaredo erano state tradotte come Lavaredo Gipfel: “Anche l’ultimo dei turisti della domenica sa che in tedesco le Tre Cime di Lavaredo si chiamano Drei Zinnen“, commenta su Facebook lo storico bellunese.

La gaffe sul Lago di Misurina si aggiunge così alla lista degli errori già segnalati da esperti e cittadini nel sito della campagna promozionale da 9 milioni di euro: Brindisi era stata tradotta come “Toast”, Camerino è diventata “Gardrobe” e adesso il Lago di Misurina è stato (per qualche ora) trasferito in Tripolitania.

Venere influencer: la lista degli errori segnalati dagli utenti

La campagna promozionale del Ministero del Turismo Open to Meraviglia ha certamente “rotto il muro dell’indifferenza”, come ha sottolineato l’Agenzia di comunicazione di Armando Testa nell’ironica lettera di risposta alle polemiche che hanno accompagnato il lancio della campagna.

La campagna, fortemente voluta dal ministro Santanché, ha sollevato diverse critiche – che vanno ben oltre il pensiero di chi non ha apprezzato l’applicazione dei filtri Instagram sul volto rinascimentale della Venere di Botticelli.

Lo spot promozionale sarebbe stato girato in Slovenia con immagini video stock, il Ministero avrebbe dimenticato di registrare il dominio opentomeraviglia.it (che pare sia stato acquistato da un pubblicitario al costo di 1 centesimo), e c’è addirittura chi ha denunciato dei follower fake al seguito dell’account Instagram della Venere ministeriale.

L’ultima polemica sollevata contro la campagna riguarda i resort pubblicizzati sul sito istituzionale: tra le strutture extra-lusso sponsorizzate dal Ministero, si legge su ‘Open’, ce ne sarebbero infatti alcune che non ammettono bambini.

La campagna promozionale con la Venere influencer continua a far parlare di sé: “Erano più di 500 anni che non si parlava di lei così tanto”, commentano ironicamente gli autori della campagna.