Nuovo caso scontrino a Porto Cervo: maxi prezzo per caffè e acqua
A Porto Cervo, in Sardegna, scoppia un nuovo "caso scontrino": due turisti segnalano di aver pagato 60 euro per due caffè e due bottigliette d'acqua
Scoppia una nuova polemica per il caro prezzi di bar e ristoranti presenti nelle località turistiche italiane. Uno degli ultimi fatti a riguardo è avvenuto a Porto Cervo, in Sardegna, dove una coppia di turisti romani dopo aver consumato due caffè e due bottigliette d’acqua si sono visti recapitare uno scontrino da 60 euro. Una cifra spropositata per i due clienti che hanno deciso di segnalare l’accaduto ai giornali.
Maxi scontrino in un bar con vista a Porto Cervo
Porto Cervo è una frazione del comune di Arzachena, in Provincia di Sassari, nota per essere la località principale della Costa Smeralda. Questo piccolo ma suggestivo borgo marinaro d’estate è una delle destinazioni più ambite da turisti non solo italiani ma anche stranieri durante tutta la stagione estiva. Per questo qui arrivano i più famosi vip del jet set internazionale che spesso raggiungono l’isola tramite i loro magnifici yacht.
È proprio da due turisti romani, in vacanza a Porto Cervo, che è nato l’ultimo caso scontrino di quest’estate 2023. I due, infatti, si sono seduti intorno alle 20:00 di sera in un tavolino di un bar centrale di questa famosa località sarda. Dopo aver ordinato due caffè e due bottigliette d’acqua i due si sono visti recapitare uno scontrino da 60 euro. Bisogna precisare che sono arrivate anche due coppette con dei cioccolatini in accompagnamento ai caffè. Nonostante questo, per i due clienti la spesa di 30 euro a testa è sembrata esagerata tanto che hanno chiesto spiegazioni ai gestori del locale. Il Corriere della Sera che ha raccolto la segnalazione dei due viaggiatori, ha raccontato la loro storia e la risposta dei gestori della struttura: “La giustificazione dei gestori è stata che non si tratta di un semplice caffè ma di un’esperienza.” Il locale, infatti, regalerebbe ai suoi clienti una vista magnifica sulla baia più esclusiva della Costa Smeralda e sarebbe proprio questa “l’esperienza” di cui parlano i gestori.
Altri “casi scontrino” in Italia
La polemica sul caro prezzi in bar e ristoranti italiani conta diversi episodi in Italia, e non solo in destinazioni turistiche. Sempre il Corriere della Sera ha raccontato che Giustitalia, organizzazione di consumatori e utenti, ha segnalato anche l’aumento dei prezzi nelle aree di sosta autostradali italiane. Stando a quanto riportato dal giornale italiano due turisti si sarebbero fermati presso un Autogrill di Teano dove hanno speso 18,20 euro per due focacce alla mortadella ed una bottiglietta d’acqua (8,10 euro a focaccia + 2 euro per una bottiglia d’acqua).
Di recente anche il lago di Como è stato al centro più volte di discussioni per diversi “casi scontrini”. Purtroppo, la zona è stata oggetto di un reportage che racconta come ormai il lago di Como sia “vittima” degli influencer che richiamano ancora più turisti ma fanno anche alzare i prezzi di locali e ristoranti. Recentemente un turista svizzero dopo aver preso due spritz nella famosa Piazza Cavour di Como ha segnalato di aver pagato 30 euro. La sua denuncia, però, non si ferma al prezzo dato che l’uomo ha segnalato anche come il tavolo fosse sporco e i cuscini delle sedie tutte macchiate. Un altro caso avvenuto sempre sul Lago di Como riguarda una donna che lamenta di aver sborsato 20 euro per un caffè doppio e una bottiglietta d’acqua.
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