A Pompei è riemerso un affresco di Frisso ed Elle: la sua storia
Pompei torna di nuovo a sorprendere: accanto alla Casa di Leda è stato trovato uno splendido affresco che raffigura il mito di Frisso ed Elle
Il preziosissimo sito archeologico di Pompei, che vede un’antica città romana cristallizzata sotto uno strato di cenere e lapilli ormai da quasi due millenni, è continuamente foriera di sorprese incredibili. Stavolta, dagli scavi è emerso uno splendido affresco ritrovato accanto alla Casa di Leda: raffigura il mito di Frisso ed Elle, due profughi in difficoltà tra le onde del mare.
Nuovo affresco scoperto a Pompei
Proseguono ormai da anni i lavori di scavo presso il Parco Archeologico di Pompei, visto che ci sono interi quartieri dell’antica città romana che non sono mai stati esplorati. Sotto strati di lava solidificata si celano dunque ancora molte sorprese, che potrebbero aiutarci a fare luce sulle condizioni di vita degli abitanti e sul tragico evento che ha spazzato via l’intera popolazione.
Da una nuova campagna, è appena riemerso un bellissimo affresco. Gli archeologi lo hanno trovato presso la Regio V, all’interno di un’abitazione limitrofa alla famosa Casa di Leda. I suoi colori sono vividi e ben conservati, tanto da rendere facile individuare le figure che rappresenta. E, incredibilmente, il soggetto è risultato essere di grande attualità.
“Si è ripetuta la storia, si tratta di un bellissimo affresco, in ottimo stato di conservazione” – ha affermato Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico. Quello che vi è raffigurato è il mito di Frisso ed Elle, due profughi in mare aperto, la cui straziante storia riecheggia disperatamente ancora ai giorni nostri.
“Quello di Frisso ed Elle è un mito diffuso a Pompei, ma anche attuale. Sono due profughi in mare, fratello e sorella costretti a scappare perché la matrigna li vuole cacciare di casa, e lo fa con inganno e corruzione. Lei cade in acqua e annega, nell’affresco ha il volto coperto dalle onde, sta per annegare e tende la mano verso il fratello. È un’opera bella per colori, vivacità ed esecuzione” – ha spiegato Zuchtriegel.
Pompei, la Casa di Leda
L’affresco è riemerso durante i lavori di messa in sicurezza e valorizzazione dell’area in cui sorge la Casa di Leda, rinvenuta lungo via del Vesuvio. Scoperta già a cavallo tra il ‘700 e l’800, la domus prende il nome da un altro affresco meraviglioso: si tratta di quello che, situato in una camera da letto, raffigura il congiungimento tra Giove, nascosto sotto le vesti di un cigno, e Leda, moglie di Tindaro.
Il cubicolo in cui è stata rinvenuta questa scena è caratterizzato da decori raffinati che rappresentano fiori, grifoni con cornucopie, nature morte, amorini volanti e scene di lotte tra animali. Probabilmente anche il soffitto presentava decorazioni di questo tipo, tuttavia se ne sono conservati solo pochi frammenti: ha infatti ceduto sotto il peso della lava, e non è stato facile ricostruirne l’aspetto che doveva avere all’epoca.
La Casa di Leda non è ancora stata esplorata del tutto, così come le due domus limitrofe. È in quella meridionale che è apparso il nuovo affresco di Frisso ed Elle. “C’è l’ipotesi che sia opera della stessa bottega attiva nella Casa di Leda, o forse una committenza unica” – ha dichiarato il direttore del Parco Archeologico di Pompei.
Continuano dunque i lavori per preservare questo preziosissimo patrimonio archeologico, che un giorno sarà finalmente visibile al pubblico. L’obiettivo è infatti quello di rendere accessibile la Casa di Leda e le domus limitrofe il prima possibile, una volta messe in sicurezza.
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