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Muetto della Val Borbera: il vino che non esiste

Tornerà ad esistere lo storico Muetto della Val Borbera grazie alla raccolta fondi legata al progetto "Questo Vino Non Esiste" ideato da Maurizio Carucci

Muetto della Val Borbera non esiste

Il Muetto della Val Borbera è il protagonista del progetto “Questo Vino Non Esiste” ideato da Maurizio Carucci. Il Muetto è un vitigno autoctono della Val Borbera ma attualmente è illegale coltivarlo, per questo è diventato famoso con il soprannome “il vino che non c’è”.

Perché il Muetto della Val Borbera non esiste

Il Muetto della Val Borbera nasce come rosso estremamente zuccherino che al palato rivela il sapore della ciliegia, della pesca e dell’acacia. Storico e nativo della Val Borbera in provincia di Alessandria, il vitigno è attualmente considerato illegale perché per poterlo trattare e vendere deve essere inserito nel registro delle varietà viticole del Piemonte.

Il progetto “Questo Vino Non Esiste” nasce per poter supportare la raccolta fondi necessaria per poter registrare ufficialmente il Muetto nel registro delle Varietà Viticole Piemontesi permettendone quindi la coltivazione e la lavorazione.
La storia del Muetto ha commosso e convinto molte persone che hanno donato per sostenere la raccolta fondi; servivano 6000 euro per poter procedere con l’iscrizione e grazie all’interesse suscitato il Muetto ha raccolto oltre 13.000 euro. L’iter per la registrazione è iniziato ma possono volerci fino a 3 anni prima di avere il via libera, non ci resta che aspettare.

La storia del Muetto della Val Borbera

I vini piemontesi sono noti in tutto il mondo per il gusto deciso e un grande futuro si prospetta anche per il Muetto della Val Borbera che ha ricevuto grande sostegno dai donatori per poter far ripartire la produzione locale. Il vitigno ha una storia importante alle spalle e fino agli inizi del ‘900 era largamente coltivato nella zona.

Nonostante germogli due settimane dopo gli altri vitigni matura molto rapidamente e si può avviare la raccolta già da metà settembre; la rapida maturazione evidenzia come il vitigno sia perfettamente a suo agio con il luogo e il clima da cui sa cogliere il meglio.

Il Muetto rinasce grazie all’amore per il proprio territorio e al senso di comunità che ha dato vita al progetto “Questo Vino Non Esiste” per riportare in commercio un prodotto del passato tipico della valle dell’Appennino ligure-piemontese. I fondi raccolti hanno superato le aspettative e ora non resta che attendere il termine della procedura di registrazione.