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Morti per il caldo: la drammatica previsione in Italia

La previsione riguardo alle morti per il caldo: i decessi in Italia sono destinati a salire vertiginosamente a causa del riscaldamento globale

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Termometro

C’è una drammatica previsione che riguarda i morti per il caldo in Italia: con il continuo aumento delle temperature, i decessi andrebbero a superare quota 28.000 all’anno da qui al 2100.

Morti per il caldo in Italia: le previsioni

Lo studio è stato realizzato dal Joint Research Centre della Commissione Europea e pubblicato su ‘The Lancet Health’: in uno scenario di surriscaldamento di 3 gradi ogni anno, i morti per il caldo nel nostro Paese da oggi al 2100 sarebbero più di 28.000 secondo gli esperti.

Come riferito da ‘Repubblica’, gli studiosi sostengono che se l’aumento delle temperature restasse entro 1,5 gradi ogni anno, come indicato dall’Accordo di Parigi, le morti per calore in Italia sarebbero circa 14.000 all’anno entro la fine del Secolo, arrivando poi a poco più di 18.000 con un incremento di 2 gradi.

Nello studio vengono ipotizzati diversi scenari: in quello peggiore, cioè con un aumento di 4 gradi, le vittime sarebbero cinque volte superiori alla media attuale, arrivando a 45mila circa.

Nel complesso, prendendo come riferimento lo scenario di un riscaldamento globale di 3 gradi, che sarebbe anche la stima massima basata sulle attuali politiche climatiche, il numero di decessi legati al caldo in tutta Europa potrebbe aumentare da 43.729 a 128.809 entro la fine del secolo.

Le zone più calde in Europa

Lo studio rivela anche quali sono le zone calde che saranno maggiormente colpite dal surriscaldamento in Europa, andando a colpire soprattutto la fascia di popolazione degli anziani. Tra i Paesi più a rischio troviamo la Spagna, l’Italia, la Grecia e una parte della Francia.

Prendendo in considerazione i dati raccolti in 854 diverse città del Vecchio Continente, lo studio sottolinea l’importanza di rafforzare le politiche per limitare il riscaldamento globale e proteggere le regioni e i membri più vulnerabili della società agli effetti negativi del clima.

Allo stato attuale delle cose i dati dicono che in Europa si muore circa otto volte più per il freddo che per il caldo: le previsioni, tuttavia, dicono che il rapporto è destinato a diminuire notevolmente entro la fine del secolo.

I decessi attribuiti al freddo, con lo stesso scenario di riscaldamento globale, resterebbero sempre elevati, ma ci sarebbe una leggera diminuzione: da qui al 2100 si passerebbe da 363.809 morti per il freddo a 333.703.

Le morti legate al calore variano da 0,6 a 47 decessi ogni 100.000 abitanti con tassi che variano a seconda dei Paesi: più bassi nel Regno Unito e nei Paesi scandinavi e più alti in Croazia e nelle zone meridionali e bagnate dal Mar Mediterraneo.

Con un riscaldamento di 3 gradi centigradi, si prevede che i decessi correlati alle temperature (sia calde che fredde) in Europa andranno ad aumentare del 13,5%, arrivando a 55.000 decessi in più ogni anno: secondo lo studio, inoltre, la maggior parte dei decessi riguarderà le persone di età superiore agli 85 anni.

Juan Carlos Ciscar del Joint Research Centre presso la Commissione europea ha parlato così della ricerca: “La nostra analisi rivela che il rapporto tra decessi dovuti al freddo e al caldo cambierà drasticamente nel corso di questo secolo, con quelli attribuiti al caldo in aumento in tutte le parti d’Europa e in aumento in alcune aree – si legge su ‘Costruire Salute’ – allo stesso tempo, i decessi correlati al freddo diminuiranno leggermente nel complesso”.