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Caldo record a Milano: oltre 60 gradi sulle panchine

Caldo record nel centro di Milano: sulle panchine non riparate dagli alberi si sono registrate temperature di 50 e 60 gradi i primi giorni di agosto

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Caldo record

Caldo da record a Milano: nella giornata di giovedì 1 agosto 2024 la temperatura dello scalino del monumento a Vittorio Emanuele in Piazza Duomo ha superato i 60 gradi, mentre una panchina sotto il sole di Piazza San Babila ha sfiorato i 50 gradi.

Caldo a Milano: temperature record sulle panchine

I dati sono stati riportati da ‘Milano Today’: temperature infernali per il centro del Capoluogo della Lombardia, dove sedersi su una panchina diventa un’esperienza tutt’altro che piacevole, anche e soprattutto in mancanza di alberi che con la loro ombra sono in grado di non far lievitare la colonnina di mercurio.

Del caldo ha parlato a ‘Lapresse’ Lorenzo Baio, il vicepresidente di Legambiente Lombardia: “Questo è l’effetto dell’isola di calore urbano – ha dichiarato Baio – aree delle città che hanno temperature molto più elevate di aree rurali in prossimità dei centri urbani”.

La presenza di alberi è fondamentale per mitigare le ondate di calore, basti pensare che in piazza della Scala i gradi percepiti erano 33 e in Corso Europe 36: “Gli alberi hanno un effetto di termoregolazione molto importante nelle città – le parole di Lorenzo Baio – sono in grado di mitigare gli effetti delle ondate di calore e in particolare delle isole di calore, tipiche della città. Ci sono quasi 10 gradi di differenza tra una panchina al sole e una all’ombra”.

Isole di calore e fasce più deboli della popolazione

Nel suo intervento a ‘Lapresse’, il vicepresidente di Legambiente Lombardia Lorenzo Baio ha voluto rimarcare come il caldo e le isole di calore rappresentino dei seri rischi per le fasce più deboli della popolazione:

“Molti studi ci dicono che l’ondata di calore determina una alta mortalità nelle fasce under 10 e over 70. Il concetto è che le città possono essere riprogettate in base alle nuove temperature che registriamo. Dobbiamo portare natura e verde, ma abbiamo anche nozioni tecniche capaci di far drenare l’acqua e dall’altra mitigare l’effetto delle temperature estive. Non abbiamo più alibi, possiamo farlo”.

Quello delle ondate di calore non è un problema che riguarda solo l’Italia: un recente studio europeo ha mostrato un aumento delle ondate rispetto al decennio 2000-2009, con un incremento del 57% delle persone esposte tra i cittadini del Vecchio Continente.

L’afa nelle città italiane

L’estate del 2024 è caratterizzata da temperature ben al di sopra delle medie stagionali, soprattutto nei centri urbani. Secondo il report “L’Estate che Scotta” di Greenpeace, e basato sui dati Istat, è emerso che in tante città italiane la colonnina di mercurio supera di gran lunga i 40 gradi.

La ricerca ha portato alla classifica delle città con le temperature superficiali più alte registrate nel mese di giugno: in graduatoria, non a caso, troviamo anche Milano che occupa l’ottavo posto con una media di 39,9 gradi. La città italiana con la temperatura superficiale più alta è risultata Bari (44,9 gradi), davanti a Napoli (43,5 gradi), Roma (43,2 gradi), Catanzaro (42,8 gradi), Ancona (40,4 gradi), Palermo (40,2 gradi) e Campobasso (40,1 gradi).

Come detto Milano si è piazzata all’ottavo posto insieme a Firenze con la stessa temperatura media (39,7gradi); seguono Cagliari (39,4 gradi), Bologna (39,2 gradi), Potenza (38,9 gradi), Torino (36,8 gradi), Perugia (35,8 gradi), L’Aquila (34,1 gradi), Venezia (33,1 gradi), Trieste (33,1 gradi), Bolzano (32,3 gradi), Aosta (31,5 gradi), Trento (30,8 gradi) e Genova (30,6 gradi).