Montecatini, l'hotel amato da D'Annunzio comprato dai russi
Lo storico Hotel "La Pace", amato da D'Annunzio e Puccini, in mani russe: la proprietaria è la figlia di un deputato russo colpito dalle sanzioni UE
Il Grand Hotel di Montecatini Terme, simbolo senza tempo della città termale in provincia di Pistoia, è stato acquistato dai russi. Più precisamente, da una società riconducibile a un politico russo colpito di recente dalle sanzioni UE sollevate contro oligarchi e personalità russe in seguito all’invasione militare dell’Ucraina.
Il fascino immortale dell’hotel più famoso di Montecatini ha attirato nel corso degli anni personalità come Madame Curie, lo Scià di Persia, i Savoia, i reali di Monaco e diversi esponenti della cultura italiana del Novecento, da Gabriele D’Annunzio a Giacomo Puccini.
Lo storico hotel acquistato dai russi
Il Grand Hotel “La Pace” è stato comprato da una società italiana, con sede a Imola, intestata a una giovane imprenditrice inglese. Le origini russe di Karina Boguslavskaya, però, sono piuttosto evidenti.
La 31enne imprenditrice residente a Londra è la figlia di Irek Borisovich Boguslavsky, parlamentare della Duma recentemente raggiunto dalle sanzioni dell’Unione Europea.
Boguslavsky è deputato della Duma sin dal 2007, ed è noto in Russia per non aver detto una sola parola durante le discussioni pubbliche del parlamento in 14 anni di carriera.
Il padre della nuova proprietaria dell’albergo “La Pace” è stato sanzionato per aver votato il famoso appello della Duma che chiedeva a Putin di riconoscere le Repubbliche Popolari di Donetsk e Luhansk, quello che poi si è rivelato il primo atto formale del conflitto oggi in corso.
Ma l’acquisto dello storico hotel risale a prima delle sanzioni: la società Kib Holding, di proprietà di Karina Boguslavskaya, ha comprato l’immobile tra il dicembre e il gennaio scorsi, unendosi alla fitta schiera di società italiane intestate a ricchi imprenditori russi e ucraini che stanno acquisendo pezzi sempre più importanti del patrimonio immobiliare di lusso della Toscana.
I tesori di Toscana amati da russi e ucraini
Decine di ville e terreni, dalla Maremma alla Versilia, sono oggi proprietà di cittadini russi. Ma anche edifici storici come la Torre del Gallo di Firenze, e oggi il Grand Hotel “La Pace” di Montecatini, sono in mani russe.
Ciò non significa che tutte le proprietà russe in Toscana siano legate a personaggi vicini a Putin o raggiunti dalle sanzioni, ma la vicenda di Montecatini sta facendo scalpore in tutta la regione.
Dopo il sequestro della villa Lazzareschi in Lucchesia e dello yacht Sheharazade a Massa Carrara, la cui proprietà parrebbe direttamente riconducibile a Putin, ora il timore scende anche sul simbolo della città termale, dichiarata patrimonio Unesco nel 2021.
Non si sa a quanto sia stato venduto il Grand Hotel: gli osservatori della scena immobiliare parlano, secondo ‘Repubblica’, di una cifra tra i 20 e i 30 milioni di euro.
A quanto pare, prima della società italiana intestata alla Boguslavskaya, il proprietario trattò con un ricco acquirente ucraino: anche gli oligarchi e i politici ucraini, infatti, hanno la loro fetta di patrimonio immobiliare sulla costa toscana.
Il Grand Hotel “La Pace” resta, per il momento, chiuso. Il 5 stelle lusso amato da D’Annunzio è stato frequentato negli ultimi anni soprattutto da clienti russi, e nel corso della sua lunga storia ha ospitato nomi illustri, dal Duca di Windsor allo stilista Christian Dior, che qui morì nel 1957.
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