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Molise accorpato all'Abruzzo? Dichiarazione ufficiale di Pallante

Il Molise potrebbe essere nuovamente accorpato all'Abruzzo? La dichiarazione del presidente del consiglio regionale Quintino Pallante sull'ipotesi

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Stefano D'Alessio

Stefano D'Alessio

Giornalista

Giornalista pubblicista, caporedattore di InItalia. Esperto di sport e spettacolo, scrive anche di attualità, politica e cronaca (locale e nazionale).

Campobasso

L’Italia potrebbe dire addio a una Regione? L’ipotesi di un accorpamento tra Molise e Abruzzo è tornata d’attualità in tempi recenti e nel dibattito ha deciso di intervenire anche il presidente del Consiglio regionale del Molise Quintino Pallante.

Cosa ha detto Pallante sull’accorpamento tra Molise e Abruzzo

Con alcune dichiarazioni riportate dall’agenzia ‘ANSA’, Quintino Pallante ha preso la parola in via ufficiale all’interno del dibattito sull’ipotesi di un accorpamento del Molise all’Abruzzo, innescato da un servizio di Milano Gabanelli per il ‘Corriere della Sera’.

Le parole del presidente del Consiglio regionale del Molise: “Il Molise di oggi non è quello del dopoguerra, non è più neanche quello dell’emigrazione e del depauperamento del territorio. Questo lo dobbiamo ai decenni di democrazia e di autonomia. Quella stessa autonomia tanto cercata che qualche ‘piccola’ mente politica o intellettuale osa mettere in dubbio per il solo gusto di riempiere mezza pagina di giornale o 3 minuti di trasmissione e ricordare a qualcuno che esiste”.

Quintino Pallante ha poi aggiunto: “Questo disfattismo non appartiene al Molise e ai molisani. Gente tenace che nei momenti difficili è sempre stata all’altezza, con orgoglio e determinazione, nel costruire una regione forte e ascoltata in un Paese, come l’Italia, che sta diventando un autorevole e importante interlocutore nel panorama europeo e internazionale”.

L’augurio di Pallante è che “i molisani possano ricordare la strada fatta da questa regione per costruire il proprio futuro e avere, giorno dopo giorno, quella qualità di vita che è un vanto per l’intera regione“.

Il vertice di Palazzo D’Aimmo ha infine ricordato che “solo qualche mese fa il Molise ha compiuto 60 anni di autonomia, essendo la regione più giovane d’Italia. Un percorso, lungo e complesso, avviato con tanti sacrifici dai nostri padri e dai nostri nonni non per mera visibilità, bensì per garantire ai cittadini di questa terra più servizi e maggiore vicinanza alle istituzioni”.

Perché si parla della scomparsa del Molise

Come ricordato da Quintino Pallante, il Molise è nato solo negli anni Sessanta: in precedenza, infatti, era un’unica unità amministrativa con l’Abruzzo. La domanda ora è: potrebbe tornare a esserlo?

Il 9 marzo del 2024 è stata avviata una raccolta firme per un referendum finalizzato a richiedere che la provincia di Isernia prima e l’intera regione poi tornino di nuovo a far parte dell’Abruzzo. I motivi sarebbero riconducibili al fatto che il Molise, stando a chi ne chiede la scomparsa, non sarebbe riuscito a raggiungere uno sviluppo economico soddisfacente e sarebbe oggi gravato da pesanti debiti. A fronte di ciò, va ricordato che da par suo, come già evidenziato, il presidente del Consiglio regionale del Molise Quintino Pallante ha invece parlato di una “qualità della vita che è un vanto per l’intera regione”.

L’accorpamento del Molise all’Abruzzo non è, però, l’unica soluzione emersa nel dibattito. Il sindaco di Benevento Clemente Mastella ha infatti lanciato una proposta alternativa e, cioè, di dar vita al Molisannio, annettendo la provincia di Benevento al Molise e dando vita in questo modo a una nuova Regione che avrebbe come suo capoluogo la città di Campobasso.