A Milano sbarca la "Store Granny": ristorante cerca nonne del sud
Un ristorante milanese, specializzato nella cucina tipica del sud Italia, è alla ricerca di nonne meridionali: nasce la figura della "Store Granny"
Le nonne sono un vero patrimonio per l’umanità, e questo lo sanno bene i gestori di SlowSud: il ristorante milanese, specializzato in piatti tipici del sud Italia, è alla ricerca di una “Store Granny”, ovvero una nonna meridionale. Nasce così una nuova figura addetta all’accoglienza e all’intrattenimento dei clienti, per far sì che questi possano davvero sentirsi come a casa. Le candidature sono aperte e l’offerta sembra veramente interessante: vediamo di che cosa si tratta.
SlowSud cerca una “Store Granny”
“Cercasi nonna del sud”: è questo l’annuncio lanciato sui social da SlowSud, catena di ristoranti che propone specialità tipiche del meridione (in particolare cucina siciliana e pugliese). La figura in questione dovrà occuparsi della sala, ma non le saranno affidati compiti gravosi. Il suo unico incarico sarà quello di accogliere i clienti, dar loro un caloroso benvenuto e fare qualche chiacchiera al tavolo, offrendo così agli ospiti un’esperienza diversa dal solito. Dovrà anche essere in grado di illustrare il menù, ricco di piatti tipici delle regioni del sud Italia, e chi meglio di una nonna meridionale sa farlo?
La “Store Granny” arriva dunque a Milano: il locale che ha aperto le candidature è una delle tre sedi della catena SlowSud, situata in via Luigi Sacco 3. In cosa consiste davvero questo ruolo? A rivelarci qualche dettaglio in più è l’annuncio, che il ristorante ha condiviso su Facebook: “Stiamo cercando una nonna abilissima a raccontare le nostre ricette ‘diversamente settentrionali’, in quanto solo una vera nonna meridionale è in grado di trasmettere lo spirito della cucina e l’atmosfera conviviale e genuina delle case del sud Italia, quando ci si raccoglie tutti con le gambe sotto a un tavolo”.
Come candidarsi
Una figura rassicurante come quella della nonna è davvero ciò che ci vuole per rendere la sala di un ristorante più accogliente. E presto potremo concederci un’esperienza del genere, senza dover andare troppo lontano da casa. Come candidarsi per diventare una “Store Granny”? Innanzitutto, bisogna possedere i giusti requisiti: età minima 65 anni, un’esperienza ultradecennale in cucina, ottima conoscenza delle ricette tipiche del sud e tanti sorrisi da distribuire ai “nipoti” che ceneranno nella sua sala. Inoltre è importante sapere il dialetto, per dare un tocco di meridionalità in più al ristorante.
Nessun curriculum vitae è richiesto, bensì una semplice presentazione (scritta o ancor meglio video, per far sentire un po’ del proprio dialetto) e magari, in allegato, una delle ricette preferite. Basta contattare privatamente SlowSud sui canali social o via mail, entro il 18 giugno 2023. Si offre un contratto part-time da 20 ore settimanali, con retribuzione in linea con il CCNL.
“Ci siamo accorti che, oltre all’amore per le nostre radici e le nostre tradizioni culinarie, ci accomunava un altro amore viscerale, quello per la nonna: figura sì affettivamente importante nella vita della maggior parte delle persone, ma addirittura cruciale per chi viene da sud” – ha spiegato Luca Rudilosso, co-fondatore e AD di SlowSud – “Non potendo più contare sulla presenza delle nostre, abbiamo deciso di cercarne una per il locale che aggiungesse quel tocco di semplicità e genuinità alla sala, contribuendo a renderla più vicina a quella di casa, come se i clienti fossero tutti nipoti“.
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