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Apre a Milano il Museo dei Quaderni di Scuola

Ha aperto a Milano il Museo dei Quaderni di Scuola che raccoglie testimonianze scritte negli ultimi 250 anni da bambini di diversi paesi al mondo

Pubblicato:

Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

In Italia ha aperto il primo “Museo dei Quaderni di Scuola”, un progetto che mira a ricostruire e raccontare la storia grazie alle testimonianze scritte di bambini e ragazzi. La raccolta ha richiesto all’incirca vent’anni di lavoro che hanno permesso di ottenere diversi quaderni, ma anche materiali didattici, temi e diari. Questo nuovo spazio museale mira ad essere un luogo non solo espositivo ma anche volto a promuovere un dialogo costruttivo tra passato e presente.

Il Museo dei Quaderni di Scuola

Il Musei dei Quaderni di Scuola (Museum of Children’s Notebooks) ha aperto a Milano grazie all’iniziativa di Quaderni Aperti, un’associazione nata nel 2014 che vuole impiegare le testimonianze di bambini e ragazzi come mezzo per raccontare l’infanzia del passato. Qui, infatti, si trovano conservate testimonianze provenienti da tutto il mondo e realizzate da giovani in differenti epoche storiche. Sono circa 2.500 i documenti, tra quaderni, temi e diari, scritti in diversi paesi e raccolti dal 1773 al 2012 che riportano episodi personali, fatti e avvenimenti che hanno come sfondo momenti storici spesso importanti. Nei testi, infatti, i giovani scrittori parlano della propria vita, della scuola ma anche della famiglia e del mondo circostante.

Si possono così leggere dettati propagandistici realizzati durante i regimi dittatoriali ma anche temi scritti da bimbi negli anni della Seconda guerra mondiale. Grazie a queste scritture si può meglio capire come si è evoluta la società, ma anche la scuola, la scrittura e la cultura nell’arco di quasi 250 anni. Ora oltre che dall’Italia sono presenti scritti provenienti da altre 35 nazioni, alcuni sono documenti fisici (circa 650) mentre altri sono digitalizzati. La testimonianza più antica è un quaderno degli esercizi del 1773 scritto da un bambino inglese.

In principio l’idea di raccogliere queste testimonianze era cominciata grazie alla passione di Thomas Pololi, fondatore dell’Archivio dei quaderni di scuola; archivio che nel 2019 è stato riconosciuto dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della regione Lombardia. Il progetto si è poi ampliato. La collezione che ora il Museo dei Quaderni di Scuola espone è frutto di donazioni o di prestiti ed è in continua espansione. Ogni qual volta il museo riceve del materiale questo viene inventariato, digitalizzato e poi entra a far parte della collezione.

La fama del Museo dei Quaderni di Scuola

In principio l’idea di aprire il Museo dei Quaderni di Scuola era stata finanziata grazie alla pubblicazione di un libro “Il prossimo anno faremo le vacanze di Natale sulla Luna” curato da Thomas Pololi. L’opera conserva all’interno un’ampia scelta di scritti e testi riguardo le feste natalizie raccontate dallo sguardo unico di bambini di diverse età. L’opera è stata stampata su carta riciclata grazie alla cartotecnica eco-sostenibile Arbos.

La fama di questo museo, ma soprattutto la sua importanza, è arrivata anche all’estero. La rivista Journal of American Studies, infatti, ha pubblicato un articolo riguardo il Museo dei Quaderni di Scuola sottolineando l’interesse storico ed educativo. A questo sono seguite recensioni da numerosi giornali e riviste di diversi paesi come Brasile, Gran Bretagna, Romania e molti altri.

Il Museo che si presenta come il primo di questa tipologia si trova a Milano vicino alla fermata della metropolitana M1 Cordusio, in un edificio in via Broletto. Inoltre, il sito organizza non solo eventi e laboratori per grandi e piccini ma anche mostre temporanee o a tema per raccontare periodi storici o tematiche attraverso gli occhi di bambini e ragazzi.