A Milano la statua della maternità è un caso: il Comune dice no
Una commissione di esperti ha detto no alla collocazione dell'opera in piazza Eleonora Duse a Milano della statua della maternità di Vera Omodeo
No all’esposizione dell’opera d’arte ‘Dal latte materno veniamo’ a Milano: i figli dell’autrice Vera Omodeo, scomparsa pochi mesi fa, volevano donare la statua al Comune di Milano, affinché potesse essere collocata in piazza Eleonora Duse, a pochi passi di distanza da Porta Venezia.
No alla statua della maternità in piazza a Milano
La commissione di esperti che è stata incaricata di valutare le proposte di collocazione di opere d’arte negli spazi pubblici di Milano ha bloccato l’operazione: dietro al no ci sono diversi motivi, dalla tipologia dell’opera proposta alla posizione: viene specificato nel verbale riportato da ‘La Repubblica’.
Gli architetti chiamati a esprimersi sull’opera hanno spiegato che la scultura rappresenta “valori certamente rispettabili ma non universalmente condivisibili da tutte le cittadine e i cittadini, tali da scoraggiarne l’inserimento nello spazio pubblico”.
Contestualmente al parere negativo circa la possibilità di esporre la statua in piazza Eleonora Duse, gli esperti hanno suggerito di donarla a un Istituto privato, all’interno del quale può essere maggiormente valorizzato il tema della maternità espresso dall’opera con delle “sfumature squisitamente religiose”.
La seconda criticità rilevata dagli esperti è la scelta di piazza Eleonora Duse, un luogo che “presenta una sua compiutezza in senso urbanistico e che verrebbe quindi alterata da qualunque inserimento di opere scultoree”.
Il sindaco Beppe Sala è pronto a intervenire
La possibilità di esporre la statua in piazza Eleonora Duse a pochi passi da Porta Venezia, uno dei quartieri più richiesti per comprare casa a Milano, è stata bocciata. In merito alla decisione della commissione di esperti sull’opera ‘Dal latte materno veniamo’ di Vera Omodeo, il sindaco Beppe Sala si è espresso, chiedendo di riesaminare la questione:
“Chiederò alla commissione di riesaminare la questione – le parole del primo cittadino riportate da ‘Milano Today’ – perlomeno ascoltando il mio giudizio, non penso che urti alcuna sensibilità. Non voglio entrare nella logica della collocazione da una parte o dall’altra, ma mi sembra una forzatura sostenere che la statua non risponde a una sensibilità universale”.
In precedenza il capogruppo di Forza Italia del Consiglio Comunale del capoluogo lombardo, Alessandro De Chirico, aveva auspicato proprio un intervento del Sindaco per poi dichiarare: “Secondo la commissione, la scultura porta valori che potrebbero urtare la sensibilità. Come se la maternità fosse un valore e non una delle cose più naturali che esista sulla faccia della terra”.
Si era detto favorevole all’esposizione dell’opera anche Carlo Monguzzi, Consigliere Comunale di Europa Verde: “Dovrebbe essere un piacere ospitare per la città un’opera di Vera Omodeo, persona buona e dolce, sempre dalla parte dei più deboli. Una donna che allatta consapevole un bimbo, è un’immagine bellissima che non può in alcun modo essere considerata divinità”.
Al momento a Milano, eletta una delle città preferite dai turisti stranieri in Europa, su oltre 120 statue presenti su tutto il territorio comunale solo 2 sono dedicate a donne: una di queste è la statua di Daniela Olivieri dedicata e situata in largo Richini; l’altra è la scultura di Cristina Trivulzio Belgioioso, un’opera realizzata da Giuseppe Bergomi e posta in piazza Belgioioso.
POTREBBE INTERESSARTI
-
Vietato sedersi sulle panchine di notte a Bergamo: la maxi multa
-
Chi sono gli italiani che evadono di più: tutte le categorie
-
Estate dei vip in Sardegna, gli avvistamenti tra jet e maxi yacht
-
Le isole su cui è vietato andare in vacanza in Italia
-
Classifica migliori università QS 2026, ateneo italiano da record
-
Positano è la location più richiesta al mondo per i matrimoni
-
Tra le 50 donne self made più ricche al mondo c'è un'italiana
-
La storia dei pirati del Lago Maggiore diventa una serie
-
Salta il matrimonio di Bezos a Venezia? L'allarme del sindaco