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Pil, regioni in crescita: la Lombardia batte Baviera e Catalogna

Tra le regioni in Europa con il Pil più in crescita la Lombardia batte la Baviera, la Catalogna e il Baden-Wurttemberg: la differenza rispetto al 2019

Veduta di Milano

La Lombardia batte Baviera, Catalogna e Baden-Wurttemberg tra le regioni con il Pil più in crescita in Europa: lo rivela il Booklet economia realizzato dal Centro Studi di Assolombarda e pubblicato su Genio&Impresa.

Rispetto al periodo che ha preceduto la pandemia di Covid-19 nel 2020, il prodotto interno lordo lombardo è cresciuto del 5,5% in base alle stime recenti, più delle altre regioni europee “benchmark” prese in considerazione.

Il Pil della Baviera, per esempio, rispetto all’era pre-Coronavirus è salito dell’1,1%, quello della Baviera appena dello 0,4%, mentre quello di Baden-Wurttemberg ha fatto registrare una diminuzione dell’1%.

Pil in crescita, Lombardia al top in Europa

A incidere sui dati della Lombardia, tra le “regine” degli affitti brevi in Europa, è stato il rallentamento globale degli ultimi anni e in particolare quello europeo e tedesco che ha inevitabilmente decelerato la dinamica anche della regione lombarda che però si è distinta per una maggiore tenuta rispetto ai principali competitor continentali.

I dati evidenziano che la decelerazione sperimentata nel 2023 dovrebbe protrarsi anche nel 2024 con prospettive di crescita del Pil della Lombardia pari a +0,6%, perfettamente in linea con la media europea.

Sul fronte dell’occupazione, in Lombardia si stima un pieno recupero del numero di occupanti a fine 2023 rispetto al 2019 con una crescita dello 0,9%. Bene anche i dati che riguardano le ore lavorate: il divario accumulato durante la pandemia era già stato colmato nel 2022 e l’anno successivo si è registrato un incremento del 2,8%.

Le previsioni per il 2024 sono positive: l’occupazione in Lombardia, regione che vanta 9 dei 111 comuni italiani “plastic free”, dovrebbe arrivare a un aumento dell’1,7% e le ore lavorate al 3,3%, sempre prendendo come riferimento le statistiche rilevate prima della pandemia di Covid-19.

Sul Booklet economia realizzato dal Centro Studi di Assolombarda e pubblicato su Genio&Impresa si legge che il clima di fiducia del manufatturiero nel Nord-Ovest è calato a dicembre del 2023. I servizi, invece, registrano un aumento del clima di fiducia.

A livello nazionale, andando a confrontare l’Italia con i principali benchmark europei come la Germania, la Francia e la Spagna, a dicembre 2023 gli indicatori sintetici di fiducia relativi alla manifattura sono rimasti negativi, ma quelli dei servizi sono stati positivi.

Le prospettive per le imprese

Il 2023 è stato un anno condizionato da alte dinamiche di inflazione, con conseguenti politiche monetarie restrittive ed effetti sui prestiti alle imprese: a settembre si è registrata una forte contrazione del credito erogato alle imprese lombarde, una diminuzione del 6,1% annuo, la più alta degli ultimi dieci anni.

Sono diminuiti i prestiti ad aziende e realtà con meno di venti addetti: 9% in meno rispetto al 2022. I prestiti sono scesi del 7,6% per il settore manufatturiero, del 6,1% per quello delle costruzioni e del 5,1% per quanto riguarda i servizi.

Le imprese associate ad Assolombarda hanno fornito anche le proprie indicazioni riguardo la situazione attuale: la maggior parte dei rispondenti riporta condizioni di accesso al credito meno favorevoli oppure costanti nel secondo semestre del 2023 rispetto ai sei mesi precedenti.

In riferimento alle aspettative per il futuro, il 56,4% delle imprese interpellate prevede condizioni in linea con il periodo precedente e solamente il 12,7% prospetta un ulteriore peggioramento.