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I migliori vini bianchi del Sud Italia secondo il Guardian

L'autorevole quotidiano britannico The Guardian ha stilato la lista dei migliori vini bianchi del Sud Italia: ecco quali sono le bottiglie segnalate

Vini bianchi

I vini italiani sono generalmente molto apprezzati in tutto il mondo. Recentemente, il quotidiano britannico ‘The Guardian’ ha dedicato un approfondimento ai migliori vini bianchi del Sud Italia, scelti dall’autore David Williams.

Quali sono i migliori vini bianchi del Sud Italia

Di seguito, l’elenco dei migliori vini bianchi del Sud Italia stilato da ‘The Guardian’.

  • Pietracupa, Fiano 2018

Nel suo focus dedicato ai migliori vini bianchi del Sud Italia, David Williams ha affermato: “Il Fiano è probabilmente la più conosciuta delle varietà bianche meridionali nel Regno Unito. Gli esempi migliori si trovano generalmente in Campania, dove l’altitudine, man mano che ci si sposta nell’entroterra, e i terreni vulcanici offrono condizioni perfette per bianchi dai sapori minerali e dotati di una piacevole tensione di acidità e rotondità di frutta con nocciolo”. Il Pietracupa Fiano d’Avellino 2018 (prezzo 22,95 sterline) possiede tutte queste qualità in abbondanza ma ben bilanciate.

  • Carlomagno Fiano, Puglia IGP 2019

Tra i migliori vini bianchi del Sud Italia menzionati su ‘The Guardian’ c’è, poi, anche il Carlomagno Puglia IGP del 2019 (prezzo 8,95 sterline), caratterizzato da note di agrumi maturi e di polpa di pesca e “un’increspatura di brezza marina”.

  • La Sibilla Cruna de Lago Falanghina, Campania, Italia 2016

Un’altra varietà locale del Sud Italia menzionata su ‘The Guardian’ è la falanghina e, in particolare, La Sibilla Cruna de Lago Falanghina del 2016 (prezzo 27,67 sterline), che “porta la varietà a un altro livello di fluidità e raffinatezza incontaminate”.

  • Salvatore Tamburello 204N Grillo, Sicilia, Italia 2019

Il viaggio virtuale del quotidiano britannico alla scoperta dei migliori vini bianchi del Sud Italia termina in Sicilia. Qui, come ha scritto l’autore, “i vitigni di Catarratto e Grillo furono originariamente piantati per produrre quello che è stato per secoli la tipologia più significativa dell’isola: il Marsala. Queste bacche, però, sono utilizzate anche per produrre due ottime varietà di bianchi secchi”. Per David Williams, è il Grillo la più interessante: lo scrittore ha segnalato nello specifico i vini di Marco De Bartoli, la cui tenuta a Marsala è adesso gestita dai figli, e ha consigliato il Grillo biologico 204N, annata 2019 della cantina diretta da Salvatore Tamburello (prezzo 21,04 sterline), descritto come “un vino bianco frizzante, agrumato e dalle note floreali”.