Le migliori pizzerie d'Italia per il Gambero Rosso: la guida 2020
Tutti i premiati nella guida 2020 del Gambero Rosso sulle migliori pizzerie sparse su tutto il territorio italiano
La settima edizione di “Pizzerie d’Italia“, la guida del Gambero Rosso, è stata ufficialmente presentata al Circolo Canottieri di Napoli.
La guida 2020, dedicata ai migliori locali che propongono pizza napoletana, pizza all’italiana, pizza a degustazione e pizza a taglio, include oltre 700 indirizzi (sono più di 100 le novità rispetto alla scorsa edizione), con una piccola appendice di circa 60 nomi tra le migliori pizzerie italiane nel mondo.
Nella guida “Pizzerie d’Italia” del Gambero Rosso, al fianco di spicchi e rotelle (da 1 a 3 in base al grado di eccellenza), si trovano i voti che prendono in esame tre voci distinte: pizza, servizio e ambiente. La regione leader dell’edizione 2020 è la Campania (con 19 locali premiati), davanti a Toscana (16 locali) e Lazio (13 locali).
Ai vertici della classifica 2020 delle migliori pizzerie d’Italia secondo il Gambero Rosso spiccano Pepe in Grani (a Caiazzo) con votazione 96/100, I Tigli (a San Bonifacio) con 96/100, Pizzarium (a Roma) con 95/100, Renato Bosco Pizzeria (a San Martino Buon Albergo) con 94/100, Gusto Divino (a Saluzzo) con 94/100, La Notizia (a Napoli) con 94/100 e Apogeo Giovannini (a Pietrasanta) con 94/100.
I nuovi “Tre Spicchi” dell’edizione 2020 sono: Salvo (a Napoli), Guglielmo Vuolo (a Napoli), Ammaccamm (a Pozzuoli), La Contrada (ad Aversa), Duje (a Firenze), Sud (a Firenze), Sbanco (a Roma), Vola Bontà Per Tutti (a Castino), Crosta (a Milano) e Zenzero Osteria della Pizza (a Pisa).
Quattro sono le “Pizze dell’Anno“, una per categoria. Per quanto riguarda la pizza napoletana a trionfare è stata la Oceano dei Salvo (a Napoli), con fiordilatte, ricotta di bufala aromatizzata alle alghe, ricciola affumicata, pepe rosa, zest di limone, olio affumicato di Muraglia.
Nella categoria pizza all’italiana il premio è andato alla pizza Alici marinate e misticanza di Grigoris (a Mestre), con bufala, alici di Pellestrina marinate, misticanza, sedano rapa e finocchio fermentato al profumo di limone.
Tra quelle a degustazione, la pizza dell’anno è La Tartare di Piano B (a Siracusa), con fassona de La Granda, maionese di capperi, olive taggiasche e foglie croccanti di cappero.
La pizza a taglio del 2020 è, invece, La nostra panzanella di Lievito, Pizza, Pane (a Roma), con baccalà cotto a bassa temperatura, concassé di pomodoro, oliva taggiasca, pomodorini confit, fiori eduli Poggi.
Quest’anno sono stati premiati col titolo di “Maestri dell’Impasto” Riccardo Antoniolo di Ottocento Bio (a Bassano del Grappa) e Salvatore Santucci di Ammaccamm (a Pozzuoli).
Il “Pizzaiolo Emergente” nella categoria pizza a taglio è Francesco Arnesano di Lievito, Pizza, Pane (a Roma). Nella categoria pizza al piatto, il medesimo titolo è andato, invece, a Ian Spampatti di La Lanterna (a Castione della Presolana), Francesco Pompetti di Pompetti Tropical Due (a Roseto degli Abruzzi) e Giuseppe Riontino di Canneto Beach 2 (a Margherita di Savoia).
Il premio “Ricerca e Innovazione“, novità dell’edizione 2020, è stato conferito a due locali: La Pergola (a Radicondoli) e Da Clara (a Venetico). Spazio anche alle pizze dolci: le due premiate sono la Tarte Tatin di La Bufala (a Maranello) e la Ricotta e Bergamotta di Bob Alchimia (a Spicchi di Montepaone).
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