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Targa Orinatoio Morgan al Mi Ami Festival, lo sfogo del cantante

Durante il Mi Ami Festival a Milano in un bagno femminile è spuntata una targa con la scritta "Orinatoio Morgan": il duro sfogo del cantante

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Morgan

Durante il festival musicale Mi Ami di Milano, sulla parete di un bagno femminile è stata affissa una targa con la scritta “Orinatoio Morgan” e la dicitura “Ad imperitura memoria, la comunità artistica italiana tutta”.

La comparsa della targa ha destato scalpore in tutto l’ambiente e sui social, a cominciare dal diretto interessato, Marco Castoldi in arte Morgan, cantautore, polistrumentista, compositore e scrittore italiano, fondatore dei Bluvertigo.

Morgan, venuto a conoscenza della targa in questione, si è reso protagonista di un post polemico su Instagram, chiedendo una presa di posizione da parte degli organizzatori del festival e chiamando in causa gli artisti della scena musicale italiana.

Targa “Orinatoio Morgan” al Mi Ami Festival: lo sfogo

La targa affissa in un bagno femminile del Mi Ami Festival, kermesse musicale andata in scena il 23 e 24 maggio del 2025 all’Idroscalo di Milano, è andata subito virale sui social, tanto da arrivare nel giro di poco tempo all’attenzione di Morgan.

L’artista ha immediatamente reagito, ripubblicandola sul suo profilo ufficiale di Instagram con il seguente post: “Questa cosa è firmata ‘La comunità artistica italiana tutta’, io chiedo agli artisti italiani che non si sentono rappresentati da questo insulto di prendere le distanze pubblicamente facendo un commento qui sotto, in caso contrario li considererò complici di questa ignobile incivile manifestazione di violenza”.

Lo stesso Morgan ha parato dell’accaduto in un articolo a sua firma pubblicato su ‘MowMag’, criticando aspramente quanto successo: “Questa ‘installazione” non è arte, non è satira, non è critica – ha scritto Morgan – è un gesto deliberatamente umiliante, sessista nella sua ipocrisia e profondamente violento nella sua intenzione. In quel pannello non c’è solo la mia persona insultata, c’è la volontà di schernire pubblicamente un essere umano, un artista, un padre. C’è la risata facile di chi, in nome di un presunto spirito libero, si arroga il diritto di trasformare un volto, un nome e un corpo in un bersaglio da orinatoio”.

E ancora: “Siamo nel 2025, ma questo episodio profuma di Medioevo: quello della gogna e del disonore esposto alla folla. È ancora più grave che sia avvenuto in un contesto culturale, quello musicale, che dovrebbe invece farsi spazio di confronto e dignità per tutti”.

Nell’articolo l’artista ha chiesto agli organizzatori di chiarire chi ha autorizzato o installato la targa, manifestando la volontà che venga rimossa ogni sua traccia fisica o digitale. “Difendere la libertà significa anche impedire che venga calpestata sotto forma di umiliazione pubblica. Io sono Morgan. Ma qui non si tratta solo di me.”

I messaggi di solidarietà: da Nek a Red Ronnie

Nel suo post su Instagram, Morgan ha taggato anche i profili ufficiali di tanti artisti italiani. Non sono mancati i messaggi di solidarietà all’ex frontman dei Bluvertigo: Nek, per esempio, ha commentato scrivendo “Una volgarità offensiva assoluta. Per quanto possibile fregatene. Imbraccia il basso e fatti un giro di Sons of Pioneer. Ti mando un abbraccio”.

Anche Red Ronnie ha commentato sotto il post di Morgan: “Sto per fare un video su questo ulteriore tentativo di toglierti fiducia in te stesso – ha scritto il noto giornalista, critico musicale e conduttore radiofonico e televisivo – la favola di Esopo sulla volpe e l’uva si addice a questa vicenda”.