MammaPack, startup per la spesa online degli italiani all’estero
Due giovani napoletani hanno lanciato una startup per aiutare i connazionali che vivono all'estero
C’è una startup che consegna la spesa online agli italiani che vivono all’estero. Si chiama MammaPack, è stata fondata da due giovani napoletani un anno fa ed offre più di 10 mila prodotti in tutta Europa ai 5 mila clienti che l’hanno già scelta ed hanno iniziato ad utilizzarla.
MammaPack è una startup nata con l’idea di soddisfare un’esigenza vitale per gran parte degli italiani che vivono all’estero: quella di poter mangiare proprio come a casa. Acquistare cibo, bevande e altri prodotti nostrani per la cura della casa e della persona è un’abitudine a cui difficilmente, chi si trasferisce in un’altra nazione, riesce a rinunciare. Flavio Nappi e Romolo Ganzerli, i fondatori di MammaPack e manager di società multinazionali, hanno creato questa startup per permettere a chiunque di fare la spesa proprio come in Italia e a prezzi contenuti.
I due fondatori, originari di Napoli ma da anni all’estero per motivi legati ai rispettivi percorsi formativi e professionali, hanno vissuto sulla propria pelle la difficoltà nel reperire prodotti italiani, ai prezzi italiani, in giro per l’Europa. Proprio per questo hanno deciso di creare una piattaforma digitale che possa aiutare ogni concittadino a fare la spesa come nel nostro paese. MammaPack, a dodici mesi dal suo lancio, può vantare già 5 mila clienti, 10 mila prodotti nel proprio catalogo e oltre 51 mila articoli venduti su base mensile.
Il servizio permette ai clienti di usufruire della consegna a domicilio, garantita da una tariffa flat per ognuno dei paesi europei in cui opera la startup. Alla consegna si aggiunge anche la possibilità di acquistare migliaia di prodotti italiani senza sovrapprezzo alcuno e senza vincolo di quantità. I pagamenti possono essere completati direttamente online attraverso la carta di credito o PayPal.
La piattaforma, dal punto di vista tecnologico, è tutta tricolore: si appoggia al cloud di un service provider italiano e sono italiani anche tutti i partner coinvolti nel progetto. Il giro di affari della startup, nel suo anno di vita, è stato calcolato in un milione di euro: secondo le previsioni, l’aspettativa è quella di raddoppiarlo nel 2020. I potenziali clienti, d’altronde, sono moltissimi: oltre ai turisti, bisogna considerare che gli italiani residenti in Europa sono più di 2,5 milioni e il loro numero è cresciuto del 36% negli ultimi cinque anni.
POTREBBE INTERESSARTI
-
Allarme nelle Langhe: perché il Barolo è "a rischio"
-
Schiuma dal mare di Bellaria, è eutrofizzazione: cosa è successo
-
Nel mare di Gallipoli pescato un pesce scorpione: l'allarme
-
Migliori università d'Italia per materie: ranking Shanghai 2024
-
Lo Sri Lanka vuole comprare tutti i granchi blu italiani
-
Santanché vuole meno kebab in Italia: l'appello ai sindaci
-
Le regioni italiane dove si usa più Viagra
-
Aumento delle assicurazioni auto: le città più care d'Italia
-
Le vespe orientalis stanno sterminando le api di Roma: l'allarme