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Il lago di Serraia sta morendo: il doppio allarme

Wwf e Legambiente denunciano con una lettera alla Provincia di Trento la situazione del lago di Serraia sull'altopiano di Pinè, chiedendo interventi

Lago di Serraria

Associazioni ambientaliste sul piede di guerra per la situazione del lago di Serraia, uno dei gioielli dell’altopiano di Pinè, in Trentino.

Legambiente Trentino – Alto Adige e Wwf Trentino nei giorni scorsi hanno infatti inviato una lettera alla Provincia di Trento in cui denunciano quello che definiscono “pompaggio fuori misura delle acque del lago verso il lago delle Piazze”, citando uno studio dell’Istituto Agrario di San Michele.

Lago di Serraia, la lettera delle associazioni ambientaliste

Nella lettera di diffida inviata alla Provincia, le associazioni ambientaliste esordiscono ricordando che “è ben noto che il lago della Serraia, ambita meta turistica, attualmente si trova in un pessimo stato di degrado data la eccessiva presenza delle alghe batteriche monocellulari che per loro natura hanno una proliferazione di tipo esponenziale e nel loro culmine di sviluppo, in agosto, consumano tutto l’ossigeno disciolto in acqua e determinano gradualmente la morte biologica del lago”, spiegando poi quella che a loro parere è la motivazione alla base dell’inquinamento.

“Tale deterioramento con ogni probabilità è amplificato dal pompaggio fuori misura delle acque del lago verso il lago delle Piazze, come denunciato già nel 1999 da uno studio dell’Istituto Agrario di San Michele”, sottolineano Wwf e Legambiente, chiarendo che “a seguito dello smisurato pompaggio è risultata molto impoverita per decine di litri/secondo la disponibilità idrica del rio Silla, emissario del lago della Serraia, con pesanti ricadute sulla quantità e qualità delle acque del rio e delle risorse ittiche. Diminuendo la disponibilità idrica del rio, ne è stato compromesso anche il corretto soddisfacimento delle piccole concessioni di acque ad uso idroelettrico sul rio Silla, soddisfacimento richiesto negli ultimi anni da almeno 6 concessionari”.

Le associazioni ambientaliste, nella lettera congiunta firmata dai presidenti Aaron Iemma (Wwf Trentino) e Andrea Pugliese (Legambiente Circolo di Trentino) hanno quindi ricordato che “le conseguenze sono evidenti dato lo stato di danneggiamento in cui si trova ora il lago definito dalla stessa Dolomiti Edison Energy ‘uno dei più inquinati della Provincia’”. 

La lettera è stata inviata alla Provincia lo scorso 27 luglio, in un periodo in cui il comprensorio è preso d’assalto dai turisti, ed è accompagnata da una serie di richieste che le associazioni ambientaliste hanno sottoposto all’ente.