Il Lago Maggiore diventa più alto: esplode la polemica
È polemica sulla decisione presa dalle regioni Piemonte e Lombardia di innalzare il livello massimo del Lago Maggiore a 150 centimetri
Il Lago Maggiore o Verbano è uno dei più estesi laghi italiani le cui acque si estendono tra il Piemonte, la Svizzera (Canton Ticino) e la Lombardia.
Non tutti sanno che grazie ai suoi 212 kmq di superficie, il Lago Maggiore è una delle più importanti fonti idriche per gran parte del nord Italia. Tuttavia, questo suo ruolo dipende dalla regolazione del livello delle sue acque, un fatto che sta suscitando molte polemiche.
Perché il Lago Maggiore è più alto
Il Lago Maggiore presenta un livello dell’acqua che non è casuale ma viene definito da diversi elementi. Alla base di questo livello ci sono le precipitazioni piovose e nevose e la quantità di acqua che viene tenuta nel bacino. Le precipitazioni sono un fattore che non dipende dall’uomo, mentre il livello di acqua presente nel Lago è un dettaglio che è possibile controllare.
È proprio su questo che le regioni italiane di Piemonte e Lombardia hanno da poco votato per alzare il livello massimo del lago estivo a 150 centimetri sopra lo zero idrometrico. La decisione è stata presa perché il Lago influisce sulla porta del Po e sulle risorse idriche di una grande parte della pianura lombarda e piemontese.
Le polemiche sull’innalzamento del Lago Maggiore
Se da un lato l’innalzamento del Lago è utile per i terreni agricoli della pianura padana, dall’altro questa decisione spaventa le attività turistiche del Lago. Voci contrarie alla decisione si sono fatte sentire proprio dagli imprenditori della zona che, con l’innalzamento del livello di 1,5 metri sopra lo zero idrometrico, hanno paura di perdere le spiagge, che sono una grande attrattiva del Lago Maggiore.
Anche secondo molti sindaci della zona questa decisione arrecherà ripercussioni negative sul turismo, non solo poiché lo spazio di molte spiagge verrà ulteriormente ridimensionato o cancellato, ma anche per i danni che si creeranno ai moli, alle rampe di alaggio e a diversi edifici.
Caso Lago Maggiore: la risposta della regione Piemonte
Tuttavia, le regioni Piemonte e Lombardia sembrano rimanere ferme su questa decisione poiché in questo modo pare si eviteranno siccità e danni all’agricoltura della pianura.
Come riportato da ‘La Stampa’, Matteo Marnati assessore regionale all’Ambiente del Piemonte ha dichiarato: “Il nuovo livello sperimentale è previsto come ‘massimo’, che non necessariamente deve essere raggiunto, si tratta semmai di un aumento progressivo. Ogni step verrà valutato, anche dagli organi locali, e quindi tutto sarà monitorato prima di passare alla fase successiva. Questa è stata la nostra richiesta nel dare l’ok”.
La decisione, quindi, sembra non essere qualcosa di definitivo ma le valutazioni verranno effettuate di volta in volta in base alla situazione e alle necessità dei diversi attori del territorio.
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