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It-Alert traccia gli utenti? La "bufala" sul servizio di allarme

Il movimento "no SMS" denuncia il fatto che il nuovo sistema “It-Altert” violi la privacy delle persone e tracci i movimenti senza consenso

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Servizio It Alert protezione civile

La Protezione Civile ha lanciato un nuovo servizio che si chiama “It-Alert”, ed è un nuovo sistema di allarme pubblico per informare direttamente la popolazione in caso di necessità ed emergenza. In particolare, il servizio entrerebbe in funzione avvisando la popolazione via sms in caso siano previste situazioni pericolose come alluvioni, terremoti o eruzioni vulcaniche.

Le polemiche sul nuovo servizio It-Alert

Il servizio It-Alert è ancora in fase sperimentale ma già sta causando diverse discussioni e polemiche. Il servizio è stato, infatti, sperimentato a fine giugno in prima battuta in Toscana e in Sardegna.

Durante la giornata di test tutti i telefoni che si trovavano nella regione hanno ricevuto un SMS che avvisava loro di una calamità in arrivo. Le polemiche su It-Alert vertono proprio su questi SMS che il sistema invia. Sui social, infatti, diversi profili hanno segnalato il fatto che questo sia solo un nuovo modo per tracciare le persone. 

È anche nato un movimento “no-Sms” che denuncia il fatto che questo servizio possa sfruttare il tracciamento degli utenti senza il loro consenso, registrare dove sono o costa stanno facendo. Insomma, vengono riportati un po’ gli stessi argomenti nati durante la pandemia per l’applicazione Immuni.

Molti di quelli che fanno parte del movimento “no-Sms” hanno quindi spiegato e invitato i cittadini tramite i social ad escludere le notifiche di questo servizio nel proprio smartphone per tutelare la propria privacy.

Come funziona It-Alert

La Protezione Civile ha prontamente risposto alle dichiarazioni del movimento “no-Sms” ma anche a tutte le preoccupazioni dei cittadini.

It-Alert, infatti, non è un’applicazione da scaricare ma un sistema che utilizza la rete mobile tradizionale per inviare SMS ai telefoni che si trovano nella zona che potrebbe essere interessata da un evento calamitoso o da un’emergenza.
It-Alert, spiega la Protezione Civile, non usa il GPS ma la tecnologia impiegata è la “cell broadcast”. Questo significa che l’SMS di avviso viene inviato a tutti i dispositivi mobili che sono collegati alle celle di una determinata località.

Ogni smartphone connesso alle celle delle reti degli operatori di telefonia può, quindi, ricevere un messaggio “IT-Alert” solo se acceso. Il servizio funziona anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica mentre il messaggio IT-Alert potrebbe non arrivare se il dispositivo non ha campo, anche se collegato ad una rete Wi-Fi. Il servizio, quindi, non raccoglie né dati né informazioni sui destinatari.

Bisogna premettere che al momento, IT-Alert è ancora in fase di sperimentazione ma è stato pensato per essere operativo in diverse situazioni di emergenza e tipologie di rischio.

Gli eventi per cui si potrebbe ricevere il messaggio sono: maremoto generato da un sisma, collasso di una grande diga, precipitazioni intense, attività vulcanica (relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli), incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica, incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso).

In caso di prevista emergenza o evento calamitoso gli utenti che si trovano nella zona interessata riceveranno nel telefono un messaggio di testo preceduto da un suono particolare e diverso dalle suonerie tradizionali. Dopo i primi test in Calabria e in Sicilia e poi in Toscana e in Sardegna, il servizio sarà provato in Sicilia, Calabria ed Emilia-Romagna, per poi essere esteso a tutto il paese. It-Alert è parte della campagna di comunicazione nazionale “Io non rischio” pensata per sensibilizzare sulle buone pratiche di protezione civile dato che l’Italia è un paese molto esposto a molti rischi naturali.