Invasione di meduse nel mare di Pesaro: l'appello del Comune
Nel mare di Pesaro c'è stata una vera e propria invasione di meduse: il Comune ha lanciato un appello a turisti e bagnanti su come comportarsi
Tante spiagge italiane, da diversi anni a questa parte, sono costrette a fare i conti con il fenomeno sempre più crescente delle invasioni di meduse: le ultime in ordine cronologico sono quelle della costa adriatica di Pesaro.
Il litorale pesarese, infatti, negli ultimi giorni è stato preso d’assalto dalle meduse. Molti bagnanti, spaventati dalla loro presenza, hanno deciso di farsi “giustizia” da soli, uccidendole: un comportamento che dal Comune di Pesaro che nel 2024 sarà la Capitale italiana della Cultura, condannano fortemente.
Meduse a Pesaro: l’appello del Comune verso turisti e bagnanti
Maria Rosa Conti, Assessore alla Sostenibilità e alla Coesione del Comune di Pesaro con deleghe ad Ambiente, Energia, Borghi e Castelli, Salute e Alimentazione, Politiche per la casa e Immigrazione, ha lanciato il seguente appello in merito alla nutrita presenza di meduse:
“No ai comportamenti crudeli, anche sulle meduse, tanto più se vietati dalla legge – le parole dell’Assessore Maria Rosa Conti riportate da Corriere Adriatico – In questi giorni nelle nostre acque, complici le correnti e le alte temperature, si trovano numerose specie di meduse ed è comprensibile il fascino, e a volte il timore, che questi animali suscitano ma ricordiamo che, anche se si ha paura è giusto rispettarli e difenderli, significa tutelare anche la loro funzione nell’ecosistema marino”.
L’assessore del Comune di Pesaro Maria Rosa Conti ha inoltre invitato tutti i turisti che stanno frequentando le coste marchigiane ad “adottare azioni responsabili e a tutela dell’ambiente marino”.
Quali meduse hanno invaso le coste pesaresi
Le meduse che hanno invaso le coste pesaresi appartengono al genere chiamato Cassiopea: di questi esemplari ha parlato Carlo Cerrano, zoologo e docente universitario presso la Politecnica delle Marche, ateneo dove c’è l’esame universitario più difficile d’Italia:
“La Cassiopea è molto poco urticante – ha spiegato il professore a Il Resto del Carlino – non è la cubo medusa, totalmente trasparente, la cui puntura si avverte in modo deciso, e non è la Pelagio, presente nel Tirreno, veramente fastidiosa”.
Il professore ha poi elargito consigli ai bagnanti che avvistano una medusa: “La migliore cosa da fare sarebbe quella di prenderla delicatamente per riportarla in acqua. Si spiaggiano perché le meduse, in generale, non riescono a contrastare le correnti: se soffia da mare, arrivano a riva; se soffia da terra torneranno a largo. Appena la corrente cambierà le meduse spariranno di conseguenza”.
Lo zoologo Carlo Cerrano ha spiegato anche il perché della grande presenza di meduse sulle coste di Pesaro: “Oltre alla questione della corrente, al numero contribuisce l’abbondanza di plancton di cui sono predatori apicali. Il cambiamento climatico? Ha influito su tutte le meduse, la cui popolazione, da 15 anni a questa parte, è significativamente aumentata. In passato non erano così abbondanti. La carenza di altri organismi, la riduzione di biodiversità ha facilitato gli organismi a crescita rapida come le meduse”.
Prima di Pesaro era scattato l’allarme meduse cinesi nel Lago di Ceresio, situato nel Varesotto a pochi chilometri di distanza dal confine con la Svizzera: anche in quel caso gli esperti hanno rassicurato i cittadini e i turisti, spiegando che gli esemplari in questione non rappresentano un pericolo per gli esseri umani.
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