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L'Intelligenza Artificiale svela il segreto di Raffaello

Un algoritmo basato sull'Intelligenza Artificiale, dopo secoli, ha svelato un segreto che riguardava un dipinto di Raffaello: la Madonna della Rosa

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Raffaello Sanzio

Grazie all’aiuto dell’Intelligenza Artificiale è stato sciolto un mistero che avvolge da tempo un dipinto attribuito a Raffaello: si tratta della Madonna della Rosa, custodito attualmente all’interno del Museo del Prado a Madrid.

Un algoritmo messo a punto da un gruppo di ricercatori guidato dall’Università di Bradford, nel Regno Unito, ha stabilito che la figura di San Giuseppe, presente sulla sinistra del celebre dipinto, non è opera di Raffaello, fugando così i dubbi di molti studiosi.

La questione legata alla paternità di San Giuseppe nel quadro Madonna della Rosa di Raffaello va avanti fin dal 1800: secondo quanto riferito dagli autori dello studio, pubblicato sull’autorevole rivista Heritage Science, l’Intelligenza Artificiale avrà un ruolo sempre più importante in casi del genere e potrà aiutare gli studiosi, senza sostituirli, nel complicato processo di autenticazione di un’opera d’arte.

Come detto da oltre due secoli gli studiosi dibattono sull’attribuzione della Madonna della Rosa: in molti sostengono che l’opera è da attribuire, almeno in parte, ad artisti che facevano parte della bottega di Raffaello, su tutti Giulio Romano. Proprio per far luce sulla questione, una volta per tutte, i ricercatori hanno messo a punto e sviluppato un algoritmo personalizzato che si basa sull’Intelligenza Artificiale.

L’algoritmo è stato addestrato con tutte le opere attribuite con certezza a Raffaello Sanzio e ha dato il suo verdetto: il San Giuseppe che figura a sinistra è opera di un allievo che apparteneva alla sua scuola, un discepolo dello straordinario artista rinascimentale.

Hassan Ugail che ha guidato il gruppo di esperti nello sviluppo dell’algoritmo, ha parlato così del processo basato sull’IA “Abbiamo addestrato il computer a riconoscere il suo stile in modo molto dettagliato – si legge su Ansa – dalle pennellate, alla tavolozza dei colori, all’ombreggiatura e ogni aspetto dell’opera”.

In merito alla scoperta, Ugail ha spiegato: “Quando abbiamo sottoposto a test il quadro nel suo complesso, i risultati non sono stati conclusivi, quindi abbiamo analizzato le varie parti separatamente. Mentre l’IA conferma che il resto del dipinto si può attribuire a Raffaello, il volto di San Giuseppe è molto probabilmente il risultato di un’altra mano”.

La storia della Madonna della Rosa

Conservato all’interno del Museo del Prado di Madrid, uno dei musei più cari d’Europa, la Madonna della Rosa è un dipinto olio su tavola di Raffaello Sanzio, databile al 1518 circa. Dell’opera esiste anche una copia, forse autografa o comunque antica, in una collezione privata di Bogotà, in Colombia.

Nella Madonna della Rosa al centro c’è Maria Vergine che tiene in braccio il Bambino, mentre san Giovannino porge un cartiglio con le parole “Ecce Agnus Dei” che in latino significa “Ecco l’Agnello di Dio” e si riferisce alla Passione di Cristo che si è sacrificato come gli agnelli durante le funzioni pasquali degli ebrei.

Alla scena assiste San Giuseppe sulla sinistra del quadro. In basso, nel dipinto, c’è una rosa poggiata su un tavolino da cui deriva il nome dell’opera. Al giorno d’oggi, tuttavia, la rosa è considerata un’aggiunta successiva: tutta la striscia inferiore, infatti, è assente in molte delle repliche del quadro.

La composizione di questo dipinto deriva da un’altra opera, la Madonna dei Fusi di Leonardo da Vinci: l’incontro tra Leonardo e Raffaello dovrebbe essere avvenuto a Roma in un periodo che va dal 1513 al 1516.