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I 5 segreti di Palermo: luoghi e scorci inediti della città

Alcuni consigli e indicazioni per chi ha voglia di scoprire i segreti della città di Palermo e della storia siciliana

La Cripta delle repentite

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Si tratta sicuramente di uno dei posti più belli da poter ammirare a Palermo. Non rientra tra le bellezze più celebri del capoluogo siciliano, eppure ha un valore inestimabile. Si trova in via Divisi, meglio nota come Via dei Biciclettai e sono tanti anche i palermitani che ignorano la presenza e l’importanza di questo luogo.

L’opera venne alla luce durante i lavori per creare i nuovi poli dell’Università di Palermo. Risale al XVI secolo ed è ricoperta da graziose maioliche con motivi a fiori e ha anche un particolare affresco con una monaca e un prete che vengono chiaramente raffigurati.

Il luogo possiede anche un certo alone macabro che però lo rende molto affascinante: qui venivano fatti essiccare i cadaveri delle cosiddette repentite, ovvero donne che avevano abbandonato l’attività di prostitute e si erano fatte monache.

La Chiesa di San Giovanni dei lebbrosi

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Tra le bellezze nascoste a Palermo non si può non citare la splendida Chiesa di San Giovanni dei lebbrosi. Un autentico capolavoro che in pochi conoscono e che, infatti, risulta essere sempre poco affollato e frequentato. Questa opera, unica nel suo genere in tutto il Sud Italia, è una delle più pregevoli testimonianze architettoniche della cultura arabo-normanna.

Probabilmente, influisce sulla sua scarsa notorietà anche la posizione: infatti questa chiesa si trova nella zona industriale di Palermo, quella meno frequentata dai turisti. Recuperata da qualche anno e aperta al pubblico, la chiesa risale all’epoca araba, intorno al 1050, quando svolgeva la funzione di castello.

Con i normanni divenne una chiesa, fino a diventare anche rifugio per i malati di lebbra, da cui il nome caratteristico. Pur essendo fuori città, converrebbe fare una tappa: ne vale davvero la pena.

La Palazzina cinese

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Sembrerà inverosimile eppure a Palermo è possibile trovare la Palazzina cinese. Rientra tra le bellezze nascoste del capoluogo della Sicilia, ed è una delle opere più controverse presenti nel territorio.

Si tratta di un edificio molto particolare: infatti, rispecchia appieno lo stile cinese e vanta anche una recente ristrutturazione che ne esalta le caratteristiche orientali. Fatta realizzare durante il periodo borbonico da Ferdinando IV, vero e proprio cultore dell’arte asiatica, che ci ha lasciato un bene dal valore culturale elevatissimo.

Non è cosa comune trovare edifici di questo tipo in piena zona mediterranea. È possibile visitare questa palazzina con ingresso gratuito con la possibilità di accedere a tutte le sue sale, in cui saltano agli occhi le originali ed eleganti decorazioni tipiche della cultura cinese.

Le Catacombe dei Cappuccini

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Ecco un’altra delle grandi bellezze segrete della città di Palermo. Un posto che, pur essendo noto a molti, è sempre poco frequentato. Accedendo a questo luogo si assapora il clima tetro tipico delle catacombe: si possono trovare tanti corpi di nobili e ricchi della città risalenti a oltre 300 anni fa e conservati in ottimo stato.

La loro particolarità è legata alla possibilità di scorgere i cadaveri appesi, come prevedeva una tecnica antica di essiccamento messa in atto dai monaci dell’epoca. Questa, combinata alla temperatura presente in questo ambiente, ha fatto sì che i corpi si mantenessero intatti.

La cosa più macabra in assoluto, ma al contempo sorprendente, di una visita a queste catacombe riguarda l’esposizione del corpo di una bambina, defunta da oltre 100 anni, che appare perfettamente conservato.

Le Prigioni di Palazzo Chiaramonte

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Tra i posti meno noti presenti a Palermo e che andrebbero visitati almeno una volta ci sono queste prigioni situate nel Palazzo Chiaramonte. Attualmente sono conosciute con il nome di Museo dell’Inquisizione, eppure non si tratta di un comune museo.

Sono semmai un luogo scoperto di recente dopo essere stato sottratto a un rigattiere che lo usava come semplice deposito e magazzino: ricco di tesori che erano nascosti sotto il normale intonaco. Infatti, proprio in questo luogo, è possibile ammirare una serie di emozionanti e particolari raffigurazioni realizzate dai prigionieri dell’inquisizione.

Conviene fare una visita guidata all’interno di queste sale estremamente suggestive e che danno proprio l’idea di una prigione. In ognuna di esse è possibile scorgere gli evidenti disegni e le rappresentazioni realizzate da parte di chi, in quell’epoca, era stato catturato e sottoposto alle torture.