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Granchio blu e mucillagine in mare in Veneto: cosa sta succedendo

Cosa sta succedendo in Veneto, dove esiste una correlazione tra il fenomeno della mucillagine e la recente moria di granchi blu: ecco la situazione

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

In Veneto si registra una moria di granchi blu: sono state trovate diverse carcasse dei molluschi sulla spiaggia nella località di Boccasette, situata sul delta del fiume Po.

Moria di granchi blu in Veneto: cosa sta succedendo

In una sola giornata sulla sabbia di Boccasette sono stati raccolti circa 100 chili di granchi blu senza vita: sono state formulate diverse ipotesi riguardo a quello che sta succedendo in Veneto, una delle quali punterebbe sull’aumento della temperatura dell’acqua come responsabile principale della moria della specie aliena.

Il Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine, quello che fino a poco tempo fa era il più danneggiato dalla presenza del granchio blu, ha confutato l’ipotesi che la moria dei molluschi abbia a che vedere con il forte riscaldamento dell’acqua del mare:

“Non è il caldo che uccide il granchio blu, ma la mucillagine – le parole del presidente del Consorzio Paolo Mancini riportate da ‘Ansa’ – al momento si tratta di un caso isolato, non ci sono altre segnalazioni in altre zone del nostro territorio”.

Il presidente del Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine che riunisce i pescatori di Scardovari, ha poi spiegato: “L’azienda sanitaria locale e l’istituto Zooprofilattico stanno facendo le analisi sui granchi morti. Ma secondo il nostro biologo, Emanuele Rossetti, i granchi ritrovati a Boccasette sono morti al largo, in mare aperto, per colpa della mucillagine. Non per il caldo. Nelle nostre lagune ne abbiamo pescati 21 mila chili, vivi e vegeti”.

Il problema della mucillagine sulla Costa Adriatica

Per il Consorzio, dunque, a causare la “strage” di granchi blu in Veneto non è l’aumento della temperatura dell’acqua, ma la presenza della mucillagine, un fenomeno che nell’estate del 2024 ha riguardato diverse località della Costa Adriatica.

La mucillagine viene prodotta dal fitoplancton e nonostante l’odore sgradevole, non rappresenta alcun pericolo per la salute degli esseri umani. La presenza delle mucillagini in mare impedisce la balneazione e va a creare disagi soprattutto ai pescatori che sono costretti a rimuoverle dalle loro reti.

In generale la mucillagine viene considerata innocua anche per la fauna marina, ma evidentemente questo non vale per i molluschi e in modo particolare per il granchio blu, una delle tante specie aliene che hanno invaso l’Italia: a giudicare da quanto riferito dal Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine, la mucillagine sarebbe responsabile della moria di granchio blu in Veneto.

Fenomeno che è tornato di grande attualità lungo la Costa Adriatica durante l’estate del 2024, la mucillagine potrebbe durare a lungo: di solito svanisce nel giro di una settimana, grazie al vento e al maltempo, ma gli esperti hanno notato che le condizioni attuali potrebbero favorire la “vita” delle mucillagini, allungando la loro presenza anche dopo la fine della stagione estiva.

Al momento a farne le spese è il granchio blu, un crostaceo decapode brachiuro della famiglia Portunidae tipico di estuari, lagune e altri ambienti salmastri ma presente anche in acque dolci e acque marine costiere. Originari del continente americano, i granchi blu sono arrivati anche nel mar Mediterraneo, provocando disagi alle specie autoctone e all’ecosistema marino a partire dal 2020.