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Giardino di Boboli, agli Uffizi è arrivata una donazione record

Alle Gallerie degli Uffizi è arrivata una donazione record dalla mecenate Veronica Atkins, che sarà impiegata per un restauro al Giardino di Boboli

Giardino di Boboli

Alle Gallerie degli Uffizi di Firenze è arrivata una maxi donazione da 4,5 milioni di euro (4,8 milioni di dollari) da parte della mecenate statunitense Veronica Atkins. Si tratta di una cifra record: come riferito dagli Uffizi in una nota riportata dall’agenzia ‘ANSA’, è, infatti, il più grande versamento di denaro da parte di un privato mai effettuato in favore di un museo a Firenze. La donazione sarà impiegata per il restauro integrale dell’Anfiteatro del Giardino di Boboli, nell’ambito del programma di rilancio del verde mediceo ‘Boboli 2030’.

Chi è Veronica Atkins, la mecenate del Giardino di Boboli

Veronica Atkins è tra i principali sponsor e mecenati al mondo per quanto riguarda la musica (ma non solo). In tempi recenti la sua attività di sostegno verso le Gallerie degli Uffizi è aumentata. Tramite i Friends of the Uffizi Galleries, Veronica Atkins ha finanziato il restauro del Terrazzo delle carte geografiche agli Uffizi, della serie degli arazzi Valois del museo fiorentino e della Sala di Bona a Palazzo Pitti. Nell’ottobre del 2022, Veronica Atkins ha regalato uno dei migliori pianoforti al mondo per i concerti nella Sala Bianca dell’ex reggia medicea. Nello stesso mese le sono state consegnate le chiavi della città di Firenze.

I lavori per il restauro dell’anfiteatro del Giardino di Boboli prenderanno il via nei prossimi mesi e dureranno un periodo compreso tra i 2 e i 3 anni.

Veronica Atkins ha spiegato in alcune dichiarazioni riportate dall”ANSA’: “Il progetto dell’Anfiteatro di Boboli unisce i miei 3 amori più grandi: la natura, l’arte e la musica. Non vedo l’ora di assistere alla prima dell’opera lirica che in questo luogo magico e unico al mondo risuonerà alla fine dei restauri”.

Il commento del direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: “Grazie alla generosità di Veronica Atkins vedrà la luce uno dei progetti chiave dell’iniziativa Boboli 2030: l’Anfiteatro di Boboli, che recupererà la sua funzione di teatro all’aperto, proprio nella città dove nacquero il melodramma e la lirica stessa. Presto vedremo di nuovo i migliori cantanti esibirsi qui”.

Primavera a Boboli: il programma delle visite guidate

Al Giardino di Boboli, dove il 25 febbraio è stata scoperta una pistola risalente alla Seconda Guerra Mondiale, è previsto un calendario di visite guidate straordinarie per la primavera 2023.

Sarà il giardiniere Gianni Simonti, curatore della collezione storica degli agrumi, a introdurre alcune collezioni botaniche del Giardino di Boboli. Nella Limonaia settecentesca del Giardino di Boboli sarà possibile visitare la collezione di agrumi nei giorni 17, 24, 31 marzo e 7 aprile 2023, dalle ore 9,30 alle ore 10,30 circa. Al giardino della Botanica Superiore, invece, verrà offerta una visita alla collezione di piante acquatiche nei giorni 29 e 31 maggio 2023, dalle ore 9,30 alle ore 10,30 circa. La prenotazione è obbligatoria.

Il Giardino di Boboli si estende alle spalle di Palazzo Pitti. Furono i Medici per primi a curarne la sistemazione, dando vita al giardino all’italiana che poi fu un modello per molte corti in Europa. Il Giardino è un museo a cielo aperto, che ospita statue antiche e rinascimentali, grotte (come quella famosa realizzata da Bernardo Buontalenti) e fontane (tra cui quella del Nettuno e dell’Oceano). Le successive dinastie Lorena e Savoia arricchirono ulteriormente l’assetto del Giardino di Boboli e ne ampliarono i confini.