"Genova è un incanto", il New York Times celebra il capoluogo ligure
Un reportage del giornale americano si chiede come mai la città della lanterna stia diventando così tardi apprezzata meta di turismo
“Perché Genova viene visitata da così poche persone?” Se lo chiede, dubbioso, il giornalista Michael Frank in uno dei suoi reportage scritti per il New York Times.
Genova non ha il fascino antico di Roma o i tesori del Rinascimento di Firenze, né tanto meno l’atmosfera incantevole di Venezia eppure esplorandone i vicoli – sostiene il corrispondente americano – e lasciandosi ammaliare dalla sua forte identità si può cogliere pienamente il fascino che nasconde il capoluogo ligure. Un fascino raro e prezioso proprio perché nascosto, da scoprire sotto una coltre di indifferenza poco comprensibile.

Le presenze negli alberghi del porto ligure, in realtà, da qualche anno stanno registrando una netta controtendenza, turisti alla ricerca di nuove mete da scoprire non mancano, ma siamo ancora molto lontani dai grandi numeri che fanno registrare le altre grandi destinazioni turistiche italiane.
I vicoli e le piazze trasudano storia e sono pregne di racconti di mare arricchiti dalla vita degli abili marinai e degli intelligenti commercianti che negli secoli hanno plasmato l’identità di Genova. Bellezza, tradizione, vitalità che non sono passate inosservate tanto da inserire i Rolli degli alloggiamenti pubblici di Genova nella lista del Patrimonio dell’Umanità Unesco.

La bellezza degli antichi edifici, come le suggestioni della cattedrale di San Lorenzo del maestoso palazzo Ducale o degli affreschi di palazzo San Giorgio, si fondono, in una mescolanza di grande bellezza, con gli edifici e le costruzioni più recenti come il grande Acquario progettato da Renzo Piano, uno dei più grandi e forniti di tutta Europa che custodisce gelosamente esemplari della fauna marina rari e affascinanti. Tappa d’obbligo è il porto antico: conserva tra i carruggi che portano agli antichi moli un fascino meraviglioso, che ha ispirato Fabrizio De Andrè per numerose sue canzoni. Non a caso questo fazzoletto di Genova, che un tempo era vivacizzato dalle partenze, dagli arrivi e dalla frenesia di commercianti e marinai, oggi conserva intatto quell’antico dinamismo. Il porto antico è il vero cuore pulsante di Genova, crocevia di grandi eventi, di iniziative culturali e di manifestazioni sportive che attraggono turisti selezionati, persone che hanno voglia di esplorare il bello senza l’invasione caotica del turismo di massa.

Su questo mare si specchiò la voglia di scoprire di Cristoforo Colombo, partirono navi corazzate per reclamare il predominio sul mar Tirreno contro i pisani. Fieri guerrieri si prepararono alle lunghe battaglie contro Venezia, avversaria storica della città di Genova. Navi commerciali hanno intessuto fin dal medioevo floridi scambi commerciali con l’Oriente e l’Africa e Andrea Doria, ammiraglio eroe nato da questi lidi, riconsegnò l’indipendenza alla fiera Genova
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